Periodo Tardo Antico e Arte Paleocristiana
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A partire dal III secolo d.C., all’arte romana si affianca un tipo di arte completamente diversa, l’arte paleocristiana (cioè cristiana delle origini; “paleo” in greco significa antico).
Inizialmente quest'arte non può manifestarsi pubblicamente; bisogna ricordare, infatti, che i cristiani venivano perseguitati perché si rifiutavano di praticare il culto dell’imperatore; pertanto, le prime forme di arte cristiana sono poste per lo più nelle catacombe, cimiteri sotterranei situati in luoghi appartati.
Quest'arte non ha finalità celebrative o narrative. Specialmente all'inizio è un'arte povera.
Sono eliminati i riferimenti alla realtà. Le raffigurazioni sono ricche di simboli.
simbolo = immagine cui viene associato un significato diverso da ciò che l'immagine stessa rappresenta. Il significato a volte è conosciuto solo da un gruppo ristretto di persone. Questo accade anche per i simboli dei primi cristiani nelle catacombe.
Le immagini che ritroviamo nei primi luoghi di culto cristiano provengono da modelli ampiamente utilizzati nell'arte romana, usati però, con un significato simbolico diverso e comprensibile solo al gruppo dei cristiani.
Un esempio è dato dalla raffigurazione del buon pastore: figura già presente nell'arte romana che i cristiani utilizzano per parlare di Cristo.
Agnello che benedice i pani, metà del IV secolo, affresco 40 x 28cm Catacomba di Commodilla, Roma
esempio di simbolo: l'agnello è Cristo
Il buon pastore, statua romana (III-IV sec. d. C., Museo Lateranense (Roma)
Museo Pio-Cristiano. Sarcofago dei Tre Pastori e la vigna simbolica, seconda metà del IV sec. Foto di Fabrizio Garrisi, licenza Creative Commons
Affresco del Buon Pastore, Catacombe di San Callisto a Roma.
Foto: licenza Creative Commons
Un altro esempio di simbolo molto diffuso è quello del pesce. L'utilizzo del pesce per indicare la presenza di una comunità cristiana nelle vicinanze, deriva dall'acronimo ichthýs, formato dalle iniziali delle parole 'Iēsous Christόs, Theoù Yiόs, Sōtēr', “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”
Lastra del sarcofago di Livia, scoperto nel cimitero. The text is Livia Primitiva
Le catacombe
Le catacombe sono aree cimiteriali sotterranee generalmente scavate nella roccia. Il termine viene dal latino catacumba la cui origine è incerta (viene probabilmente dal greco e il suo significato probabile è 'cavità sotterranea'.
Nel periodo in cui i cristiani venivano perseguitati, i fedeli si ritrovavano nelle catacombe per pregare. Qui troviamo le prime testimonianze pittoriche paleo-cristiane.
Le catacombe non sono un'esclusiva della religione cristiana: ne esistono anche di fenicie e pagane; già gli etruschi e gli ebrei usavano seppellire i loro morti in camere sotterranee. I cristiani ricrearono tale pratica di inumazione abbandonando l'uso della cremazione pagana.
Il periodo Paleocristiano (IV - V sec.)
La fine dell'Impero Romano e l'inizio del Medio Evo
La Storia
A partire dal III secolo d. C. le popolazioni germaniche (genericamente chiamate barbari), stanziate a nord e a est dell'Impero, cercano di penetrare all'interno dei confini, spesso spinte, a loro volta, da altre popolazioni provenienti dall'Asia. Per sostenere le spese di difesa di confini ampi come quelli dell'Impero, lo Stato impone tasse sempre più alte ai cittadini, che si impoveriscono sempre di più.
Due imperatori, Diocleziano e Costantino, tentano di porre rimedio. Diocleziano attua una riforma del governo del territorio suddividendolo in Impero Romano d'Occidente e Impero Romano d'Oriente, per renderlo più facilmente governabile.
Costantino, invece, sfrutta la diffusione del cristianesimo a spese dei pagani, concedendo la libertà di culto ai cristiani, che fino ad allora era stata negata. In questo modo, egli spera di sfruttare il cristianesimo come strumento per mantenere unite le popolazioni dell'impero. Ma queste riforme, a lungo andare, non saranno sufficienti.
Il 476 è una data fondamentale nella storia europea: è l’anno in cui cade l’Impero Romano d’Occidente, crollato definitivamente con le invasioni dei barbari.
Ha così inizio il Medioevo, un lunghissimo periodo durato quasi dieci secoli, e suddiviso dagli storici per comodità in Alto Medioevo (fino all’anno Mille) e Basso Medioevo (dal 1000 alla fine del 1300).
Nella storia dell’arte però il passaggio dall’arte romana a quella medievale avviene ben prima del 476. Nel 313 l’imperatore Costantino emana l’Editto di Milano, grazie al quale i cristiani possono pregare e svolgere le proprie celebrazioni liberamente, senza rischiare condanne. Nei secoli precedenti, infatti, venivano perseguitati perché non accettavano di adorare l’imperatore come un dio. Adesso, invece, lo stesso Costantino si converte al cristianesimo e inizia a realizzare le prime chiese: con queste architetture nasce l’arte paleocristiana.
Tutta l’arte medievale, anche quella barbarica e dei secoli successivi, si caratterizza per la produzione di opere religiose. Questa lunga stagione avrà termine nei primi anni del Quattrocento, con l’inizio del Rinascimento.
Inaugurata da Costantino, l’arte paleocristiana si esprime nella costruzione di chiese, mausolei e battisteri ispirati nello stile e nella forma ad alcuni edifici romani, di cui a volte si riutilizzarono addirittura delle parti. Le decorazioni ad affresco e a mosaico si ispirano all’arte romana ma assumono significati simbolici legati al cristianesimo.
La basilica
Il termine basilica lo troviamo sia in ambito romano, sia in ambito paleocristiano. È importante, quindi, capire quali siano le differenze degli edifici che vengono indicati con lo stesso termine
BASILICA ROMANA
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edificio di forma rettangolare circondato da colonne
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ingresso sul lato lungo
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possibile presenza di una o due absidi sui lati corti (generalmente una delle due absidi era occupata dalla statua dell'imperatore, mentre nell'altra trovava posto il seggio del giudice)
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edificio civile, sorta di piazza coperta utilizzata come luogo d'incontro e come tribunale.
Ricostruzione della Basilica di Massenzio (Roma)
Ricostruzione della Basilica Ulpia, interno
Spaccato dell'originaria Basilica di San Pietro a Roma: si osservi la suddivisione interna in cinque navate. La navata centrale è molto più alta delle laterali. La facciata rivela la struttura interna.
Davanti alla basilica si trova un chiostro porticato. Come si vede dall'immagine, questa basilica è dotata di un corpo longitudinale che si innesta sul corpo principale dell'edificio: si tratta del transetto. L'incrocio perpendicolare del transetto con l'aula principale conferisce alla basilica la forma di una croce.
BASILICA PALEOCRISTIANA
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edificio di forma rettangolare derivato dalla basilica romana
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all'interno, file di colonne sormontate da capitelli e collegate da archi a tutto sesto, suddividono l'aula in navate: una navata più grande al centro e navate più piccole ai lati. La disposizione delle navate è sempre simmetrica: esistono basiliche con 3, 5, 7 e raramente con 9 navate.
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ingresso sul lato corto
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sul lato opposto della porta d'ingresso c'è un'abside in cui viene collocato l'altare
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l'edificio ha funzione di culto: è il luogo in cui i cristiani si trovano a pregare e dove hanno luogo i riti religiosi
Basilica di Santa Sabina, Roma; inizio della costruzione: V secolo, completamento della costruzione: XX secolo
I mausolei
I mausolei sono tombe monumentali che si ispirano ad un'altra costruzione romana: il ninfeo. Il ninfeo era una costruzione circolare che i Romani costruivano nei giardini delle grandi ville.
Mausoleo di Santa Costanza, Roma. Costruito tra il 340 e il 345. Venne fatto costruire da Costantina, figlia dell'imperatore Costantino, per la propria sepoltura.
Foto: licenza Creative Commons
Mausoleo di Santa Costanza, interno
Foto di José Luiz Bernardes Ribeiro, licenza Creative Commons
Nel Mausoleo di Santa Costanza, l'aula circolare è coperta da una cupola; una serie di 12 colonne binate con capitelli corinzi, provenienti da edifici romani, formano un anello che separa la parte centrale da un deambulatorio coperto da una volta a botte. Le decorazioni presenti nel deambulatorio sono i mosaici paleocristiani più antichi giunti fino a noi.