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  • Romanico | ProfCasilli

    Il Romanico Page Title L’Europa occidentale nell’XI secolo vive un periodo di rinascita: la fine delle invasioni causa una ripresa dell’agricoltura e dei commerci che porta gli uomini a fuggire dal dominio dei signori feudali nei castelli e a raccogliersi nelle città, che sono luoghi di mercato, per potervi esercitare liberamente i propri mestieri; nelle città si sviluppa, poi, il desiderio di indipendenza e di poter prendere insieme, come uomini liberi, tutte le decisioni politiche ed economiche: nascono così i Comuni, in cui la classe dominante è la borghesia, cioè l’insieme degli abitanti del burg (la città) che si guadagnano la vita lavorando, spesso in conflitto con l’autorità del Papa o dell’Imperatore. Nel processo di rinascita dopo l’anno 1000 ha un’importanza fondamentale l’attività dei monaci che, riuniti nelle abbazie, provvedono a recuperare i terreni abbandonati precedentemente, a mantenere la cultura antica e ad assistere ed aiutare la popolazione anche fornendo assistenza medica; nel complesso l’arte, la cultura e l’insegnamento dipendono dalla Chiesa che li usa come mezzo di controllo della popolazione. Basilica di Sant'Ambrogio, Milano La basilica di Sant'Ambrogio (nome originario paleocristiano Basilica Martyrum ), è una delle più antiche chiese di Milano. È tradizionalmente considerata la seconda chiesa per importanza della città dopo il Duomo di Milano. Venne costruita tra il 379 e il 386 in epoca romana tardoimperiale per volere del vescovo di Milano Ambrogio, nell'epoca in cui la città romana di Mediolanum (la moderna Milano) fu capitale dell’Impero Romano d'Occidente (ruolo che ricoprì dal 286 al 402). La basilica viene costruita nell’area della necropoli che sorgeva fuori dalle mura della città romana. Nel 386 vengono ritrovati i corpi di due giovani martiri cristiani, Gervasio e Protaso . Ambrogio ordina il loro trasferimento nella nuova basilica che viene a loro dedicata. Lo stesso Ambrogio verrà sepolto qui, accanto ai due martiri (397). Nel 784 l’arcivescovo di Milano Pietro fonda il monastero benedettino intitolato ai santi Protaso, Gervasio e Ambrogio, accanto alla basilica. Tra l’824 e l’859, l’arcivescovo Angilberto II commissiona a Vuolvino la realizzazione dell’altare d’oro dove vengono trasferite le spoglie dei santi. Contemporaneamente si procede alla ricostruzione della chiesa (atrio e campanile dei monaci), dove verranno sepolti alcuni membri della famiglia di Carlo Magno. In epoca altomedievale (476 – 1000), diviene la sede dell’incoronazione a re d’Italia degli imperatori del Sacro Romano Impero (dal 961, incoronazione di Ottone I). L’incoronazione avveniva il giorno dell’Epifania con la corona ferrea . Era anche il luogo in cui avveniva l’investitura dei cavalieri. Della chiesa originale paleocristiana del IV secolo la nuova basilica eredita la pianta a tre navate senza transetto. Tra il 1088 e l’inizio del XII secolo, la basilica viene ricostruita completamente secondo lo stile Romanico. Si tratta del primo esempio di Romanico lombardo e sarà modello per tutte le chiese dell’Italia settentrionale. Al termine di ciascuna navata viene costruita un’abside semicircolare e davanti alla chiesa viene aggiunto il quadriportico . (Sin dal quadriportico vediamo gli elementi caratteristici dello stile romanico archi a tutto sesto , volte a crociera costolonate , pilastri cruciform i che scaricano il peso dell’edificio sulle pareti esterne.) Quadriportico (nartece o atrio) Costruito tra il IX e il XII secolo, originariamente era il luogo in cui si radunavano coloro che si preparavano a ricevere il battesimo. Nel medioevo diventa luogo di ospitalità dei pellegrini, luogo di mercato, di pubbliche assemblee oltre che di sepoltura. È formato da tre bracci che si innestano sulla facciata. Il portico è sostenuto da pilastri a fascio con capitelli romanici, collegati da archi a tutto sesto e coperto da volte a crociera costolonate. Le decorazioni a bassorilievo sul portale (archivolto e architrave) sono caratterizzati da motivi a intreccio vegetale con animali. Al centro è rappresentato l’agnello, simbolo di Cristo (Agnus Dei). Facciata La facciata è a capanna , tipica del romanico lombardo e presenta due logge sovrapposte. La loggia inferiore presenta tre arcate con al centro il portale d’ingresso. La loggia superiore ha invece arcate che seguono il profilo spiovente del bordo superiore della facciata. Dalla loggia superiore della facciata il vescovo di Milano dava la sua benedizione ai cittadini, mentre le cariche pubbliche potevano parlare con la folla. La facciata è fiancheggiata da due campanili, uno dei monaci, a destra (IX – X secolo) e uno dei canonici (XII secolo), a sinistra. La navata centrale è doppia rispetto a quelle laterali ed è divisa in quattro campate quadrate, tre coperte da volte a crociera costolonate, una aperta nel tiburio. Le volte sono sorrette da grandi pilastri a fascio su cui si imposta un vasto matroneo . All’interno sono conservati capolavori che testimoniano la secolare storia della chiesa di Ambrogio come centro dell’identità civile e religiosa di Milano. Costruita nel tipico laterizio rosso, la Basilica di Sant’Ambrogio è considerata il modello dell’architettura romanica lombarda. Sarcofago di Stilicone (generale romano) Il sarcofago è del IV secolo è una delle poche testimonianze della basilica costruita da Ambrogio. Appartiene alla tipologia dei “sarcofagi a porte di città” per la presenza di porte turrite sullo sfondo. Il fronte verso la navata è occupato dalla Traditio legis: Cristo, seduto tra gli apostoli, consegna a Pietro la Legge; sul fronte opposto, un giovane Cristo insegna. Sui lati minori ci sono scene bibliche, tra cui una delle prime Natività di Cristo in Occidente. Nel XII secolo il sarcofago venne inglobato nel pulpito romanico, da cui il lettore proclamava la parola durante le celebrazioni. È decorato con animali simbolici e figure umane che sorreggono le strutture architettoniche (telamoni). Altare d’oro (altare di Sant’ambrogio) Capolavoro dell’arte carolingia. Venne realizzato tra l’824 e l’859 da Vuolvino . È un altare reliquiario in cui si trovano i corpi di Ambrogio, Protasio e Gervaso. L’altare è costituito da una cassa di legno rivestita di pannelli in oro e argento lavorati a sbalzo e impreziositi da smalti, gemme, perle e coralli . Sulla parte frontale, in oro, sono raffigurate scene della vita di Cristo. Sulla parte posteriore, in argento dorato, è raffigurata la vita di Sant’Ambrogio. Sui lati minori sono rappresentati i santi della Chiesa milanese. Sui portelli di accesso al sarcofago, sono rappresentati Volvino e Angilberto I (arcivescovo di Milano e committente) mentre ricevono la corona da Ambrogio. Ciborio Sopra l’altare, quattro colonne tardoantiche in porfido rosso, probabilmente di età carolingia, sostengono una copertura. Alla fine del X secolo, la parte frontale viene decorata a stucco col tema della Traditio Legis in cui Cristo consegna le chiavi dei cieli a san Pietro e il rotolo della legge a san Paolo. Al di sopra dell’altare, in corrispondenza del ciborio, si apre la cupola ottagonale . Dall’esterno è visibile il tiburio , pure ottagonale , decorato con due ordini di loggette cieche in cui si aprono finestre di forme diverse (una per lato) per illuminare l’interno della cupola. Mosaico Absidale Il mosaico absidale è stato più volte modificato nel tempo. La scena centrale col Cristo pantocratore benedicente, i martiri Protaso e Gervaso incoronati dagli arcangeli, è di epoca tardo-bizantina; i medaglioni dei santi Marcellina e Satiro (sorella e fratello di Ambrogio) e di Candida sono dell’XI secolo. Ai lati: Ambrogio, apparentemente assopito durante la messa a Milano (a destra), contemporaneamente celebra a Tours i funerali di san Martino (a sinistra). L'iconografia degli episodi laterali sottolinea il legame tra Ambrogio e Martino, santo patrono dell’impero franco, sviluppato nel IX secolo dall’arcivescovo di Milano Angilberto II per integrare la Chiesa milanese nel progetto politico e religioso carolingio. L’aspetto attuale del mosaico è frutto del rifacimento quasi totale dell’abside a seguito dei rovinosi bombardamenti del 1943. Sacello paleocristiano di San Vittore in Ciel d’Oro Si tratta di uno degli antichi edifici che ricordavano i martiri sepolti nella necropoli prima della costruzione della Basilica Martyrum. Questo ambiente è oggi collegato con la basilica. Sant’Ambrogio vi aveva fatto seppellire il fratello Satiro (†378) accanto alle spoglie del mauritano Vittore. La cupola è costruita con una struttura leggera di tubi in terracotta; l’interno è rivestito con preziosi mosaici databili al V-VI secolo. Sulla cupola dorata è raffigurato il patrono Vittore, con la corona gemmata propria dei martiri; sulle pareti campeggiano le coppie di martiri della Chiesa milanese Nabore e Felice e Protaso e Gervaso, accompagnati rispettivamente dal vescovo Materno e da Ambrogio, i due vescovi che ne ritrovarono i corpi. L’immagine di Ambrogio mostra caratteri di accentuato realismo: è probabile che derivi da un ritratto ufficiale del santo, eseguito in età giovanile mentre era ancora governatore. Si tratta della più antica raffigurazione conosciuta del santo milanese. Basilica di Sant'ambrogio L'atrio della Basilica di Sant'Ambrogio Duomo di Milano La Basilica di San Marco a Venezia Duomo di Monreale (Palermo)

  • Disegno | ProfCasilli

    Disegno Il disegno è una tecnica semplice e difficile allo stesso tempo. È vero che basta una matita per disegnare, ma è anche vero che disegnare non è 'fare il contorno delle cose'. Per chi decide di dedicarsi a questa bellissima tecnica, la raccomandazione è quella di disegnare sempre, ogni giorno, così come hanno fatto sempre tutti gli artisti. Una cosa molto speciale del disegno è che non c'è nulla come cercare di disegnare un oggetto reale o copiare un disegno, che metta in moto la nostra capacità di osservazione. Disegnare, quindi, è prima di tutto conoscere Home Posizione del corpo posizione della matita Posizioni scorrette Tratteggio Esercizio 1 Gli strumenti del disegno Il segno è una componente essenziale dell’espressione artistica: non è solo utile per descrivere una realtà che io trasferisco su un foglio, ma è anche il mezzo più diretto all’interno del quale confluiscono le nostre emozioni e il nostro carattere . Perché questo sia possibile, però dobbiamo poterlo governare. Lo so, non siamo stati abituati a dare importanza a come tenere in mano la matita (e del resto ormai molti non sanno nemmeno più scrivere in corsivo), ma anche se nessuno ve l’ha mai detto, c’è un modo corretto che ci permette di ottenere tantissimi effetti diversi. Se non utilizziamo il modo corretto per tenere in mano la matita, invece, il risultato sarà solo l’espressione dei nostri limiti e delle difficoltà che abbiamo nel cercare di far fare alla matita un percorso che è intralciato dalla posizione della mano . Per questo, ci dobbiamo esercitare a tenere la matita (e per esteso ogni strumento che utilizziamo in disegno e in pittura) in modo tale che possa muoversi liberamente e che possa davvero essere il prolungamento del braccio in linea con il nostro sguardo Dunque, per prima cosa, dato che il nostro sguardo è rivolto in avanti, anche la matita deve essere rivolta in avanti e deve trovarsi idealmente lungo una linea retta che va dalla spalla, lungo il braccio, fino alla punta della matita stessa. La matita si appoggia nell’incavo della mano formata da pollice e indice. La mano non deve essere girata in modo innaturale, in modo da poter sempre vedere quello che si sta disegnando. La matita si tiene con tre dita: polpastrello del pollice e dell'indice , che sorreggono lo strumento, mentre la falange superiore del medio mantiene la matita in posizione. Per imparare tenere in mano lo strumento in modo corretto può essere utile utilizzare, almeno per un po' matite a sezione triangolare. Esistono anche strumenti che aiutano a tenere in mano correttamente la matita. •Il senso del tratteggio è quello di utilizzare uno strumento semplice come la matita per fornire comunque tutte le informazioni utili a descrivere la ricchezza della realtà che stiamo ritraendo. •Se socchiudiamo gli occhi, non vediamo i singoli colori, quanto piuttosto l’intensità che caratterizza i singoli oggetti in relazione gli uni con gli altri. Le sfumature di grigio indicheranno quindi non solo il bianco e il nero, ma tutti i colori, oltre che la luce e le ombre. •Il bianco e nero, può rendere interessanti immagini abbastanza banali: ecco qui un esempio fotografico. Non vedo i colori, ma vero i rapporti dei livelli di chiaro/scuro dei diversi elementi Non serve esercitare forza: se tenuta così, la matita non scappa di mano. Anzi, se impariamo a tenere correttamente matita e penna, ci affaticheremo di meno sia nello scrivere che nel disegnare. Tenendo il nostro strumento in questo modo, anche gli occhi saranno meno affaticati e la schiena potrà stare in una posizione più corretta. Nel link qui sotto trovi un articolo che si occupa proprio dei problemi fisici legati al modo scorretto di impugnare la matita o la penna. La classificazione delle impugnature Paesaggio con albero Gli alberi sono soggetti affascinani. Ce ne sono di tanti tipi diversi e ciascuno ha un'impostazione particolare di tronco e rami; i colori della corteccia sono diversi da specie a specie, così come le foglie. Non solo ogni tipo di albero è diverso, ma ogni albero è una creatura unica perché il modo in cui cresce dipende da tantissimi fattori ambientali. Quando si disegna un albero è molto facile cadere negli stereotipi perché il nostro cervello tende a creare delle categorie standardizzate per ogni cosa che noi conosciamo. È normale e ci serve per muoverci con sicurezza nella nostra vita quotidiana. Quando però ci fermiamo ad osservare la realtà di un singolo albero ci accorgiamo della ricchezza che è lo caratterizza. Sapere osservare e cogliere questa ricchezza rappresenta il novanta per cento del lavoro di un artista. Il restante dieci per cento sta nel trovare i segni giusti per raccontare nel modo più degno possibile quel pezzetto di natura. L'esempio qui sotto è abbastanza schematico perché lo scopo del video è quello di far comprendere come debba essere realizzato il tratteggio obliquo necessario per la realizzazione dello sfondo. La raccomandazione è quella di osservare immagini di diverse tipologie di alberi, di cortecce, di ramificazioni e di chiome .e, meglio ancora, di fermarsi a guardare gli alberi che incontriamo intorno a noi. Nel disegnare la forma di un albero, ricorda sempre che i rami diventano man mano sempre più sottili man mano che si sale verso l'alto. Accompagna il disegno con un ragionamento che tenga conto anche di quello che hai imparato in scienze. Il tronco e i rami diventano sempre più grandi di anno in anno; i rami più bassi, collegati col tronco sono più grandi, mentre i rami crescono sempre verso l'esterno e nella parte alta della chioma che si allarga in modo pressoché sferico per il fatto che l'albero cerca di dare la possibilità a ciascuna foglia di ricevere la luce del sole per poter eseguire la fotosintesi clorofiliana. Il video accelerato presenta la creazione di un semplice paesaggio con albero realizzato a tratteggio. Il lavoro è stato realizzato con la tavoletta grafica Repaper con una matita 4H. Il colore digitale simula l'applicazione dei pastelli colorati. Nell'immagine a destra il disegno come effettivamente appare. Le fasi del lavoro: disegno di un albero e sua collocazione nello spazio del foglio . Essendo l'albero l'unico soggetto, è meglio posizionarlo verso il centro del foglio e prevedere sufficiente spazio per lo sviluppo di tutte le sue parti. Meglio se al di sopra della chioma si riserva un po' di spazio al cielo. definizione della texture del tronco . suddivisione dello spazio dedicato al prato in fasce definite da linee tracciate a mano con ampiezza variabile. suddivisione del cielo allo stesso modo . il colore viene applicato con tratteggio obliquo corto (non più di mezzo centimetro di lunghezza) e regolare : i segni sono vicini tra loro, hanno tutti la stessa inclinazione su tutto il disegno dello sfondo. In ogni fascia si usa una tonalità diversa di colore : in base ai colori a nostra disposizione, possiamo utilizzare diversi azzurri e blu per il cielo. In alto useremo il colore più scuro e proseguiremo utilizzando colori sempre più chiari fino ad arrivare al prato. Per avere un risultato migliore, è meglio fare un secondo passaggio incrociato su ciascuna fascia del cielo . Il tratteggio del secondo passaggio è eseguito con lo stesso movimento obliquo, è il foglio che viene ruotato in modo che i nuovi segni si intersechino coi precedenti andando sempre più a coprire gli eventuali spazi vuoti lasciati dal primo passaggio. per il prato si è utilizzato un unico passaggio a tratteggio in modo da privilegiare la direzione dei singoli fili d'erba. Anche in questo caso si sono usate diverse tonalità di colore. per il tronco si possono usare diversi colori, facendo riferimento, possibilmente, a degli esempi di corteccia. La stesura del colore sulla corteccia può seguire l'andamento della texture, ma deve comunque essere leggero e uniforme in modo da creare una base per successivi passaggi coi quali si può evidenziare la tridimensionalità dei rami attraverso un semplice chiaroscuro per la chioma, invece, si è utilizzato uno scarabocchio a più colori che suggerisca la disposizione naturale delle foglie sui rami. I colori utilizzati in questo esempio sono tre: un verde chiaro, come base, un giallo-verde per le zone in luce e un verde più scuro per alcune zone interne della chioma. Per un migliore risultato, si consiglia, dopo avere utilizzato la scarabocchio, di infittire la chioma con un tratteggio leggero dei tre colori Costruzione di una stanza con la prospettiva centrale La prospettiva è certamente una delle novità del Rinascimento. Già in passato l'uomo aveva cercato di rendere la profondità dello spazio perché il nostro occhio ci fa percepire non solo che gli oggetti più lontani ci appaiono più piccoli, ma anche che il nostro punto di vista influenza ciò che vediamo. Già al tempo dei Romani abbiamo esempi di prospettiva empirica (cioè basata sull'esperienza) e anche successivamente ci sono artisti che cercano di tenere conto di questo aspetto nelle loro opere. Tuttavia, è solo nel Rinascimento che gli architetti Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti riescono a comprendere e descrivere le regole matematiche e geometriche che permettono di disegnare con sicurezza lo spazio tridimensionale e gli oggetti tridimensionali inseriti nello spazio. Brunelleschi, in particolare, descrive la prospettiva centrale, mentre Leon Battista Alberti scopre e descrive anche la prospettiva accidentale, basata su due punti di fuga, che ci permette di rappresentare un oggetto anche se non è posto proprio frontalmente di fronte a noi. Disegno di una mano Gli artisti hanno sempre dedicato molto tempo allo studio della mano perché è una parte del corpo molto espressiva. In questa sezione proveremo a disegnare una mano utilizzando un metodo semplice sull'esempio di Vincent Van Gogh. Il volto e le sue espressioni DIDATTICARTE - Quello che dice il volto: le espressioni nell'arte VCOSTANTINI - Le espressioni del volto Disegno di un volto da fotografia 1 Per questa attività partiamo da una fotografia di soggetto umano, visto di fronte che ci permetta di tagliarla perfettamente a metà e di intervenire, quindi, ricostruendo la parte mancante del volto. L'esercizio prevede l'utilizzo delle matite: H per la traccia del disegno e per la stesura del volto , e B per le parti più in ombra. Il lavoro, per poter dare risultati apprezzabili, deve essere eseguito con tratteggio corto, obliquo e leggero , specialmente per la parte della pelle. Disegno di un volto da fotografia 2 Per questa seconda parte del lavoro, utilizzeremo la metà avanzata della foto scelta. Utilizzando come punto di riferimento alcuni materiali proposti, ma anche materiali frutto di una ricerca personale, andremo a realizzare un viso nel quale le parole d'ordine saranno EMOZIONE e DEFORMAZIONE . Il lavoro può essere fatto in modi diversi, ma la mia proposta è realizzare un'immagine forte, legata all'inconscio: lasciamo uscire la rabbia, le paure, ma in modo giocoso. Questa attività propone un approccio 'terapico', in un certo senso: guardare le nostre paure o i lati meno socialmente accettabili della nostra personalità ci permette di conoscerli e prenderne il controllo. LA MASCHERA Il fenomeno punk Per la realizzazione del lavoro ci serviremo della base fotografica per la ricostruzione degli elementi fondamentali del volto, ma poi andremo ad intervenire utilizzando la deformazione. Si potranno utilizzare tutte le tecniche e, volendo intervenire anche sulla fotografia per creare un'immagine unitaria, il consiglio è quello di utilizzare anche pastelli a cera o ad olio, o, volendo, anche le tempere. Consiglio di utilizzare colori forti e contrastanti. Per completare il lavoro, intervenire anche sullo sfondo con texture, doodle e stesure di colore piene in forme geometriche che possano semplificare il riempimento e che possano creare uno sfondo adeguato all'immagine creata

  • Preistoria | ProfCasilli

    Introduzione Linea del tempo Paleolitico strumenti Alle origini Amazzonia Arte rupestre caratteristiche pigmenti mortaio falsi miti legante/diluente vuoto strumenti finalità Grotte dipinte Altamira Chauvet Lascaux Prime sculture Mesolitico Novità Mesolitico Val Camonica Neolitico Esempi Neolitico Museo in classe - Protostoria Architettura megalitica Menhir Dolmen cromlech Statue stele Nessun titolo Stonehenge La costruzione di Stonehenge Approfondimento Eneolitico Civiltà Nuragica Rinvio pagina_preistoria PREISTORIA Предыстория = до истории, то есть до изобретения письменности Доисторический период идет от появления человека на Земле (около 4,5 млн лет назад) до открытия письменности (около 3000 лет назад). Il termine PREISTORIA vuol dire prima della storia, cioè prima dell’invenzione della scrittura . Dal punto di vista della storia dell'arte cercheremo di seguire il percorso dell'uomo che, sfruttando le proprie capacità creative, riesce ad inventare strumenti di uso comune che migliorano le sue condizioni di vita; scopriremo anche come ben presto inizi ad abbellire questi strumenti con elementi decorativi per il puro piacere della bellezza. Oltre a ciò, in modo più specifico, ci occuperemo di manifestazioni, come la pittura rupestre, i graffiti rupestri e le sculture che non hanno nessuna finalità pratiche, ma che visti con gli occhi moderni, ci appaiono come manifestazioni artistiche degli uomini preistorici . Queste manifestazioni, pur trovando la propria giustificazione in una funzione magica o cultuale, rivelano attenzione ad aspetti che noi consideriamo fondamentali nel fare artistico: segno , forma , colore , gesto e materia . La conquista della scrittura non avviene contemporaneamente in tutte le civiltà. Anche oggi esistono popolazioni isolate in Papuasia e Amazzonia che vivono in condizioni preistoriche perché non hanno avuto contatti con gruppi più evoluti. Queste popolazioni non hanno sviluppato una forma di scrittura e tramandano la loro cultura oralmente. I primi oggetti lavorati dall’uomo risalgono a circa 2,5 milioni di anni fa. Home Linea del tempo orizzontale Linea del tempo verticale La linea del tempo Linea del tempo verticale Ti propongo anche un altro modo per organizzare le informazioni in senso cronologico: si tratta di una linea del tempo verticale. Cosa cambia? dirai... A me piace molto questo modo di organizzare le informazioni perché mi ricorda il metodo stratigrafico con cui procedono gli archeologi per indagare la storia sempre più lontana: più si scava, più si va indietro nel tempo. Questa linea del tempo, quindi si legge dal basso verso l'alto : dagli eventi più lontani da noi e quelli più recenti. Come vedi anche dal titolo, questa linea del tempo è anche un indice generale degli argomenti che riguardano in particolare la preistoria. Alcune delle scritte sono sottolineate e se ci passi sopra vedrai comparire un puntatore a forma di mano: sono dei link , cioè dei collegamenti con pagine in cui quegli argomenti sono spiegati. STORIA inizia con l'invenzione della scrittura che permette la creazione di documenti scritti (3.000 a. C. circa) E tà dei metalli ENEOLITICO ETA' DEL FERRO (1.800 anni fa - ) ETA' DEL BRONZO (3.000 - 1.800 anni fa) ETA' DEL RAME (4.000 - 3.000 anni fa) PREISTORIA riguarda la presenza dell'uomo sul nostro pianeta, testimoniata da documenti materiali (oggetti, materiali, dipinti, sculture, costruzioni, ...) non caratterizzati dalla lingua scritta. Età della pietra NEOLITICO - età della pietra nuova (6.000 - 4.000 anni fa) MESOLITICO - età della pietra di mezzo (8.000 - 6.000 anni fa) PALEOLITICO - età della pietra antica (periodo che va da 1.800.000 anni fa a 8.000 anni fa) Esistono tanti modi di costruire le linee del tempo: alcune più semplici, altre molto più complesse (ce ne sono addirittura in 3D): si possono inserire informazioni fondamentali, ma anche immagini. Si possono fare in digitale, ma anche scritte e disegnate a mano sul quaderno. L'importante è usarle nello studio perché ci aiutano a fare ordine tra le tante informazioni che incontrerai. Linea del tempo orizzontale Iniziamo a prendere confidenza con uno strumento molto utile quando si affronta la storia (anche la storia dell'arte), perché ci permette di capire l'evoluzione e le relazioni tra eventi e scoperte . Gli eventi sono ordinati in modo cronologico (dai più antichi ai più recenti) da sinistra a destra: a sinistra ci sono gli eventi più lontani nel tempo, mentre muovendoci verso destra, incontriamo quelli successivi. Gli eventi possono essere raggruppati in diversi modi, a seconda del punto di vista utilizzato. Per esempio, in questa linea del tempo orizzontale, trovi delle denominazioni più specifiche (paleolitico , mesolitico , neolitico , età del rame , del bronzo e del ferro ); altre più ampie, si riferiscono al materiale utilizzato per costruire gli strumenti (pietra o metallo); infine, trovi un'altra grande suddivisione basata sulla natura dei ritrovamenti: solo oggetti o materiali di vario genere (ritrovati nelle stratificazioni degli scavi archeologici e databili generalmente in modo scientifico) o ritrovamenti che comprendono testi scritti , attraverso i quali ci arrivano dei messaggi direttamente dal passato. палеолит ( 1,8 млн лет назад — 10 000 лет назад ) Период, термин палеолит оно образовано союзом двух греческих слов: палео , что означает «древний», и литос , что означает «камень». Таким образом, это слово означает: период древнего камня. мужчины кочевники они живут в пещерах они строят каменные орудия они живут охотой и сбором спонтанных растений К концу этого периода зародилось наскальное искусство (живопись и гравюра на скалах) и стали изготавливаться небольшие скульптуры. Strumenti Chopper Amigdala bifacciale Propulsore Strumenti del Paleolitico Chopper Questo è il tipo di strumento più antico creato dall’uomo. Si tratta di un ciottolo scheggiato ad una estremità; è uno strumento semplice, ma versatile, che può essere usato per tagliare, raschiare e schiacciare. Il suo nome viene dal verbo inglese to chop , che vuol dire ‘spaccare’. Questo, in particolare, si trova presso il Museo Civico Archeologico di Bologna . ВИДЕО - экспериментальная археология - чоппер Amigdala bifacciale Questo strumento è decisamente più lavorato: è stato scheggiato su tutta la superficie e su entrambi i lati (bifacciale ). Il termine 'amigdala', con cui è stato chiamato, viene ancora una volta dal greco e vuol dire ‘mandorla ’: la sua forma ricorda molto quella di questo seme. Anche questo strumento poteva avere diversi utilizzi, a seconda della dimensione. Poteva quindi essere un’ascia, ma anche un coltello, un raschiatoio, una punta di lancia o di freccia. ВИДЕО - экспериментальная археология - двусторонняя миндалина Propulsore Visto che stiamo parlando di strumenti, un’invenzione decisiva nella corsa alla sopravvivenza è sicuramente il propulsore: uno strumento che permetteva di lanciare una lancia con grande forza.In questo modo i cacciatori avevano maggiori probabilità di uccidere la loro preda con un unico colpo perché la potenza, con cui veniva lanciata, la faceva penetrare in profondità. Nella foto, un bellissimo esempio ritrovato in Francia nella grotta di Mas D’Azil e che risale a 13.000 anni fa. Costruito in corno di renna, rappresenta un daino con due uccelli sulla coda che costituiscono il gancio di spinta. Pregevole oggetto dell’arte preistorica, doveva essere un oggetto cerimoniale o rappresentativo del potere di un capo o di uno sciamano. VIDEO - archeologia sperimentale - propulsore Home Mappa Il primo uso del colore - Zambia Spagna Bulgaria Indonesia Australia Brasile Patagonia (Argentina) India Somalia Libia Alle origini dell'arte N el lungo periodo che precede l’invenzione della scrittura, l’uomo trova diversi modi per esprimere le sue emozioni e la sua visione del mondo. Prima della scrittura nascono la musica , la pittura , le incisioni e la scultura . Oltre all’utilizzo della voce, i primi strumenti musicali furono probabilmente degli strumenti a percussione (semplici pietre o bastoni) e sonagli, capaci di accompagnare il ritmo del canto, ma ben presto nacquero strumenti come il rombo (una fune attaccata ad un pezzo di legno sagomato che veniva fatta ruotare velocemente e che produceva un ronzio), il fischietto e il flauto, ricavato da ossa cave di uccello e il corno. ВИДЕО - Звуки и музыка предыстории и древности ВИДЕО - экспериментальная археология - Палеолитический рог ВИДЕО - экспериментальная археология - палеолитическая костяная флейта In arte nulla è perso, per un artista tutto è contemporaneo e ogni opera dell'uomo è fonte di riflessione e d'ispirazione. Qui accanto ti propongo il video di un artista contemporaneo davvero straordinario: le sue opere sono nuove e allo stesso tempo antiche, come puoi capire, forse, dopo aver guardato i video sugli antichi strumenti musicali. Pinuccio Sciola - Sounding Stones Теперь мы подошли к свидетельствам, которые мы можем связать с изобразительным искусством. Чтобы помочь вам в этом путешествии, я подготовил карту в Google Планета Земля. Вы можете держать его открытым в другом окне, пока следите за историей. Элементы карты следуют в том же порядке, что и на этой выставке. Места предыстории на Google Earth I più recenti studi archeologici suggeriscono che esseri umani appartenenti all’Età della pietra abbiano impiegato pigmenti a scopo rituale almeno 400.000 anni fa. Scavi effettuati alla fine degli anni ’90 presso le caverne di Twin Rivers , nello Zambia (Africa centrale) hanno portato alla luce centinaia di frammenti di pigmenti dai vari colori, utilizzati probabilmente per dipingere il corpo (fonte ) Древние народы использовали красную охру для похорон или обрядов плодородия. Это вещество, вероятно, представляло собой кровь и, следовательно, начало и конец жизни. Основной компонент красной охры, гематит (Fe2O3), обязан своим названием греческому слову hema , что означает кровь. Использование пигментов для украшения тела живо и сегодня, например, у аборигенов, одного из древнейших народов на земле. 2. Недавний Исследование , опубликованное в 2021 году, подчеркивает свидетельство ритуального использования цвета: мы находимся в Испании , в Куэва-де-Ардалес , где неандерталец использовал красный пигмент для рисования сталактитов и сталагмитов. Фокус - Раскрашенные сталактиты 3. Пещера Магура , северо-запад Болгарии . Это место посещали в разные эпохи. Найденные картины датируются периодом между 6000 и 3000 годами до нашей эры. С. Недавние археологические раскопки обнаружили очаги возрастом не менее 50 000 лет. В качестве пигмента использовался гуано летучих мышей, которого в пещерах было в изобилии. В пещере есть сцены охоты , танцев и множество разнообразных животных . Есть также много символических элементов, связанных с культом солнца . Если вы хотите узнать больше, вы можете посмотреть это видео (на болгарском языке с английскими субтитрами). Вы сможете обнаружить другие картины, присутствующие в пещере. (продолжительность 7 минут) ВИДЕО - Пещера Магура - Болгария 4. Наскальные рисунки, найденные на стенах некоторых пещер на острове Сулавеси , в Индонезия датируется 40 000 лет назад. Более или менее похожи на европейские. Таким образом, Европа — не единственная колыбель человеческого творчества. Возможно, первые группы людей, вышедшие из Африки, уже обладали этой способностью . Учеными установлено, что самыми древними являются рисунки рук, выполненные в технике «трафарет» 39 900 лет назад; картины бабирусы, свиньи похожей на кабана и свиньи они более поздние и датируются 35 400 годами. Фокус - Древнейшим наскальным рисункам 40 000 лет. 5. Национальный парк Какаду находится на севере Австралии и содержит одну из самых больших концентраций сайтов (= места) искусства австралийских аборигенов. В этом районе было обнаружено около 5000 мест наскальной живописи. Многие из этих изображений относятся к недавнему времени (около 1500 лет назад), но есть и такие, которым 20 000 лет . На сайте Ubirr можно наблюдать тип изображения, который мы могли бы определить как «рентген», потому что в силуэтах фигур были представлены внутренние анатомические детали, такие как позвоночный столб или кости ног. 6. Серра-да-Капивара ; Национальный парк Серра-да-Капивара на северо-востоке Бразилии является домом для нескольких скальных убежищ, украшенных наскальными рисунками. На картинах изображены сцены ритуалов и типичные местные животные (например, капивара), а также деревья и другие животные. Некоторые археологи датируют самые ранние рисунки примерно 25 000 лет назад , хотя это ставит под сомнение официально приписываемую датировку первых человеческих поселений в Америке . Серра-да-Капивара - Список всемирного наследия 7. Куэва-де-лас-Манос , буквально «пещера рук», была обнаружена в изолированном районе Патагония , пустынный край и очень холодный юг Аргентины . Картины могут быть датированы от 13 000 до 9 500 лет назад . Изображенные руки являются прекрасным примером модульной композиции , где модуль представлен рукой доисторического человека, исполнявшего ее в многочисленных последовательностях. Считается, что они были сделаны как «трафарет» путем распыления цветного пигмента на руку, которая когда-то поднималась, оставляя отпечаток . Скорее всего, цвет распылялся ртом. Куэва-де-лас-Манос - Список всемирного наследия 8. Бхимбетка : расположенный в центральной Индии , Бхимбетка является археологическим районом, где можно увидеть около 600 скалистых участков, защищенных от дождей, украшенных доисторическими наскальными рисунками, выполненными в основном в красный А также белый со случайным использованием зеленого и желтого . Изображены простые сцены повседневной жизни . Рисунки простые, но вы можете четко распознать разные виды животных, в том числе бизон , тигры , львы А также крокодилы . Самые старые картины датируются 12000 лет назад . Бхимбетка - Список всемирного наследия 9. Лаас Гал представляет собой комплекс пещер и скальных убежищ в Северо-западная часть Сомали , в которой хранятся древнейшие образцы первобытного искусства всего африканского континента, датируемые периодом от 11 000 до 5 000 лет назад. В этих картинах мы часто находим коров, украшенных для религиозных церемоний в сопровождении люди , но они также изображены собаки А также жирафы . Наскальные рисунки хорошо сохранились благодаря теплому и сухому климату, который позволил сохранить как черты, так и пигмент. 10. Тадрарт Акакус горный район Сахары, на юго-западе Ливии . Наскальные рисунки можно датировать с 12000 г. до н.э. до 100 г. н.э. Картины документируют флору и фауну того времени. Территория сильно отличалась от нынешней: вместо пустыни здесь были озера, леса, слоны и страусы . The Guardian - Amateur archaeologist uncovers ice age ‘writing’ system L'arte rupestre Noi oggi parliamo di arte rupestre, ma è bene sottolineare come la nostra conoscenza a riguardo sia relativamente recente. È infatti soltanto verso la fine dell'Ottocento che in Spagna viene scoperta la grotta di Altamira (1879), che ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere le abilità dell'uomo preistorico: fino a quel momento, infatti non si conoscevano pitture rupestri e dunque tutti i documenti che abbiamo visto nella presentazione precedente (Alle origini dell'arte ) sono posteriori rispetto a questa prima scoperta. A partire dal paleolitico superiore (35.000 - 30.000 a. V.) i gruppi umani appartenenti alle famiglie di Homo Sapiens Sapiens svilupparono delle forme di linguaggio visivo che definire 'primitive' è decisamente riduttivo. Si tratta di popolazioni nomadi di cacciatori e raccoglitori che nei loro spostamenti utilizzavano le caverne come ripari naturali e temporanei. È proprio all'interno di alcune caverne che vennero ritrovate le prime forme di espressione artistica, costituite da pitture e incisioni rupestri . Iniziamo subito a fare alcune precisazioni importanti: pitture rupestri e incisioni rupestri non sono la stessa cosa . Il termine rupestre , come è facile immaginare, si riferisce alla superficie sulla quale vengono realizzate pitture o incisioni, cioè la nuda roccia. Ti ricordo che nelle prime lezioni introduttive sull'arte abbiamo imparato a distinguere le diverse tecniche con le quali vengono realizzate le opere (cfr. Linguaggio visivo e in particolare la primissima presentazione sulle Opere d'arte ). Pitture rupestri Dipinti realizzati su pareti di roccia (prevalentemente all'interno delle caverne) Incisioni rupestri Segni o disegni scavati nella roccia . Non sono colorate . Alcune incisioni si trovano nelle grotte, ma per la maggior parte si trovano su rocce esposte all'aperto (come le incisioni rupestri della Valle Camonica) rupestre (agg.) [deriv. di rupe (roccia scoscesa)] = realizzato su una parete rocciosa Etimologia: dal latino rupes . derivato dal verbo rumpere , che vuol dire 'rompere o spaccare' pittura s. f = tecnica nella quale la sostanza colorante (pigmento ) viene diluita con un liquido. Al pigmento viene generalmente aggiunto un legante , cioè una sostanza che permette al pigmento di aderire alla superficie sulla quale il colore viene applicato. incisione s. f. = traccia o disegno ottenuto asportando parte del materiale di supporto con uno strumento resistente ed appuntito. Con questo termine si indicano le incisioni rupestri , che quindi sono segni e disegni scavati nella roccia, ma anche forme più complesse e moderne di opere ottenute stampando su carta disegni precedentemente incisi su lastre di legno o di metallo. Caratteristiche e datazione I dipinti rupestri in cui viene rappresentato l'uomo (di cui abbiamo visto alcuni esempi nella presentazione All'origine dell'arte) sono del periodo Neolitico, mentre i dipinti ritrovati nelle grotte di Altamira, Chauvet e Lascaux vennero realizzati nel paleolitico superiore (40.000 - 10.000 a.C) Le rappresentazioni di animali ritrovate nelle grotte mostrano una profonda conoscenza dell'anatomia degli animali e sono per lo più naturalistiche (= molto simili alla realtà). Attraverso l'uso del chiaroscuro, e sfruttando le conformazioni naturali delle rocce, questi artisti del passato riescono a dare il senso della tridimensionalità. Materiali e strumenti della pittura rupestre pigmenti + legante + diluente Pigmenti Gli uomini primitivi avevano a disposizione solo pochissimi pigmenti naturali costituiti prevalentemente da pietre colorate triturate finemente, con qualche eccezione di pigmenti di origine vegetale. Vediamo quali sono: pigménto s. m. [dal lat. pigmentum, der. del tema di pingĕre «tingere, dipingere»]. = sostanza colorata non solubile che, dispersa in un liquido, è in grado di ricoprire gli oggetti di uno strato colorato permanente. OCRA GIALLA pigmento inorganico minerale a base di ossido di ferro; molto stabile e coprente; si trova in natura in depositi di terre compresse OCRA ROSSA BIANCO (di calcio) pigmento inorganico minerale; pigmento a base di carbonato di calcio; si trova in natura in rocce calcarre, ma può essere ricavato anche da conchiglie e ossa NERO (di carbone) pigmento inorganico vegetale; pigmento derivato dalla parziale combustione di pezzi di legno, meglio se proveniente da alberi resinoso e/o da nerofumo (patina raccolta sulle pietre del focolare) OSSIODO DI MANGANESE pigmento inorganico minerale di colore variabile tra il bruno rossiccio e il nero Questa immagine ci mostra gli strumenti coi quali gli uomini preistorici preparavano i pigmenti per la pittura. Si tratta sostanzialmente di due pietre con le quali ridurre in polvere i materiali di partenza. Cliccando sull'immagine sarai indirizzato alla pagina del Museo di Archeologia Ligure dove vengono presentati e e spiegati questi reperti. FALSI MITI Gli uomini primitivi NON USAVANO SANGUE per dipingere sulla pareti delle caverne Legante Il legante utilizzato dagli uomini primitivi per far aderire i pigmenti alle pareti di roccia è il grasso animale. Diluente Il diluente utilizzato dagli uomini primitivi era acqua e, molto probabilmente anche saliva. Gli strumenti Osservando i dipinti che sono stati ritrovati, possiamo ipotizzare quali strumenti venissero utilizzati dagli antichi artisti per dipingere. Ovviamente si doveva trattare di strumenti costruiti con materiali facili da reperire. mani : il colore veniva applicato e sfumato con le mani sulle superfici più ampie tamponi , realizzati con muschio, per creare piccole macchie di colore bocca : il colore veniva messo direttamente in bocca, diluito con la saliva e spruzzato sulla roccia ossa cave di uccello : potevano essere usate per spruzzare il colore pennelli primitivi creati a partire da un rametto che veniva masticato ad una estremità, liberando le fibre verticali, oppure creati legando ciuffetti di piume, peli di animali o foglie con fibre vegetali. I temi dei dipinti e le loro finalità TEMI rappresentazione di animali scene di caccia segni simboli FINALITÀ MAGICO-RELIGIOSE propiziatorie di restituzione Le pitture rupestri contengono soprattutto rappresentazioni di animali e scene di caccia , tanto che all'inizio si riteneva che si trattasse sostanzialmente di rappresentazioni di vita quotidiana, ma, l'approfondimento dello studio di questi ritrovamenti portò a cambiare radicalmente idea. Un primo elemento che guidò gli studiosi è la collocazione di questi dipinti: si trovano in profondità, in cunicoli difficilmente accessibili e completamente bui e non all'imbocco delle caverne, dove venivano stabiliti gli accampamenti temporanei. Questi recessi dovevano essere dei luoghi sacri nei quali compiere riti e pregare le divinità. La loro collocazione nelle viscere della terra è stata interpretata come collegamento con il culto primordiale della Madre Terra Altro elemento interessante è che in questi dipinti non sono mai presenti rappresentazioni di uomini, di insediamenti, di ambienti naturali o di attività umane, cosa molto strana se si trattasse di rappresentazioni della vita quotidiana. I dipinti, invece, hanno carattere propiziatorio : sono rappresentazioni del desiderio di compiere una buona caccia e non di battute di caccia realmente avvenute. Allo stesso tempo hanno carattere di restituzione , nel senso che gli uomini primitivi avevano coscienza che gli animali che loro uccidevano per sopravvivere appartenevano alla Madre Terra. L'uccisione era una necessità, ma era allo stesso tempo un sacrilegio . Era dunque necessario risarcire la divinità per la perdita subita attraverso la rappresentazione di animali vivi e liberi. Agostino Lotti, Paleolitico e spititualità ATTENZIONE! Nelle pitture rupestri non ci sono scene di guerra o di battaglia tra umani recesso s. m. [dal lat. recessus -us, der. di recedĕre; v. recedere] = Luogo dove ci si ritira per trovare riposo e solitudine, e, più genericam., luogo solitario, nascosto, recondito, per lo più angusto primordiale agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: primitivo, originario 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e della specie umana 3. In senso estens. e fig.: a. Di ciò che non è ancora definito, sviluppato, formato; o arretrato b. Selvaggio, primitivo primitivo: uomi primordiali. Raffaele C. De Marinis, L'arte paleolitica Grotte dipinte Riserviamo ora uno sguardo più approfondito a tre siti europei particolarmente importanti e famosi che contengono dipinti di eccellente qualità. Altamira La scoperta UNESCO Chiusura I dipinti Lettura dell'opera Confronto La Grotta di Altamira La grotta di Altamira venne scoperta nel 1879 da Marcelino Sanz de Sautuola. Si tratta del sito più antico di pittura rupestre, risalente al paleolitico superiore (35.000 - 11.000 a. C). Da allora si sono succedute centinaia di scoperte in tutto il mondo, ma la qualità delle opere e l'abilità di questi antichi artisti rimane ancora insuperata. VIDEO - La cueva animada Visita virtuale della grotta di Altamira durata 00:07:48 VIDEO - Come è stata realizzata 'La cueva animada' L'iscrizione nella World Heritage List La Grrotta di Altamira viene inclusa nella World Heritage List nel 1985 insieme ad altre 17 grotte paleolitiche scoperte sempre nel nord della Spagna. Denominazione del sito UNESCO: Grotta di Altamira e Arte Rupestre Paleolitica del Nord della Spagna Altamira - World Heritage List La chiusura al pubblico L’apertura al pubblico della grotta e il grande flusso di turisti hanno rischiato di compromettere pesantemente il sito, quindi nel 2001 venne realizzato un museo poco distante dal sito principale con una replica della grotta . Nel 2002 la grotta è stata definitivamente chiusa al pubblico. Esistono altre sue copie nel Museo Archeologico Nazionale di Madrid, nel Deutches Museum a Monaco di Baviera e in Giappone, Parque España-Shima Spain Village, Museo Nacional y Centro de Investigación de Altamira Google Arts & Culture - Pietra e ossa Le Scienze - Lo spettro di Lascaux sulle grotte di Altamira La scoperta La storia di Altamira risale ai ritrovamenti archeologici di scienziati francesi, presentati all’Esposizione Universale di Parigi, tenutasi nel 1878. Per caso, la mostra venne visitata da un archeologo dilettante spagnolo, Marcelino Sanz de Soutuole che, tornato in patria, decise di indagare a fondo una grotta che aveva scoperto casualmente sul territorio dei propri possedimenti. Fu la figlia Maria di 9 anni ad individuare sulla volta della sala principale l’immagine di un mammouth. Uno sguardo più accurato permise di individuare molti altri animali. I dipinti I dipinti presenti nella grotta appartengono ad un ampio periodo di tempo che va dai 35.000 agli 11.000 anni fa . Gli studi condotti sui dipinti, rivelarono che la rappresentazione degli animali, che in un primo tempo si credeva legata a un fatto accaduto, come una battuta di caccia, aveva, invece, un significato propiziatorio : era cioè espressione di un desiderio e non descrizione di un avvenimento. La raffigurazione doveva avere quindi un significato magico-religioso , cioè non doveva descrivere, ma favorire il buon esito della caccia . Questi dipinti, inoltre, si trovavano in luoghi scomodi e quasi inaccessibili (= non accessibili, difficili da raggiungere). Da questo si comprese che gli uomini preistorici cercavano in questo modo il contatto con le divinità: in particolare con la madre terra, da cui dipendeva la loro sopravvivenza. Qui l’arte paleolitica ci stupisce per la capacità di osservazione di questi artisti del passato soprattutto dell’anatomia degli animali rappresentati . Ci colpiscono anche la profonda conoscenza dei materiali necessari e delle tecniche di stesura che si fanno sempre più raffinati . La grotta si allunga in profondità nella montagna mentre il soffitto si abbassa fino a solo a un metro da terra. Nella grotta sono stati ritrovati resti di lanterne in terracotta e torce usati per illuminare, anche se parzialmente, questi ambienti. Altamira, immagine della volta con bisonti accovacciati da Google Arts and Culture (foto di Pedro Alberto Saura Ramos ) profilo (s. m.) = 1. In senso generico, la linea estrema di contorno di un oggetto, e il disegno che la riproduce; 2. b. Dipinto, disegno, fotografia che rappresenta il volto di una persona vista di fianco. pigmento (s. m.) = polvere colorante non solubile che mescolata con sostanze acquose o oleose è in grado di ricoprire una superficie. Lettura dell'opera Il dipinto rappresenta un bisonte visto di profilo . il bisonte è fermo sulle quattro zampe e rivolto con la testa verso destra. L’artista ha tracciato il contorno dell’animale con pigmento nero e ha dipinto l’interno con pigmento rosso, sfruttando il colore naturale della pietra per evidenziare le parti del corpo. L’artista ha sfruttato i rilievi naturali della roccia per rendere meglio la forma tridimensionale della muscolatura dell’animale . Per dipingere sono stati usati bastoncini, primitivi pennelli, batuffoli di pelo e le dita . Il pigmento è stato mescolato con grasso animale per permettere al colore di aderire alla superficie di roccia. Il dipinto appare molto realistico , specialmente nella resa dei diversi particolari delle zampe. Confronto Pablo Picasso è uno dei più grandi artisti del Novecento. Nella sua ricerca artistica si è spesso ispirato all’arte primitiva, sia quella preistorica, sia quella delle tribù africane a noi contemporanee . In quest'opera puoi chiaramente notare come Picasso abbia attentamente analizzato e studiato le pitture rupestri di Altamira, riprendendo da esse l’idea di un corpo molto semplificato, le linee di contorno accentuate ed evidenziando la coda, le corna e le narici, che sono gli elementi caratteristici dell’animale . Dopo una visita alla grotta di Altamira sembra che abbia detto: “Dopo Altamira tutto è decadenza”. Pablo Picasso, Toro, 1945, litografia,32,6 x 44,3 cm. Parigi, Musée Picasso. Chauvet Scoperta Datazione UNESCO Opere Lettura dell'opera Chiusura del sito Video La grotta di Chauvet DOCUMENTARIO - Cave of Forgotten Dreams Francia, Canada, USA, Gran Bretagna, Germania 2010 Regia di Werner Herzog Durata: 01:25:23 Werner Herzog, incuriosito da un articolo del New Yorker, ottiene dal Ministero francese della Cultura il permesso di filmare per alcune ore al giorno, pochi giorni in tutto, all'interno della grotta, normalmente chiusa ai visitatori per proteggerne il clima eccezionale. La grotta di Chauvet ospita un'eccezionale collezione di opere d'arte. La loro antichità, le dimensioni e la qualità ne fanno un luogo unico e impareggiabile. Il sito contiene le prime testimonianze figurative e meglio preservate al mondo risalenti al periodo Aurignaciano (32.000 - 30.000 a. C.). Una frana siglillò l'ingresso nel 20.000 a. C. circa fino alla sua scoperta avvenuta nel 1994. Fin'ora sono state censite più di 1.000 figure presenti sulle pareti della roccia con una grande varietà di figure antropomorfe e animali. L'altissima qualità estetica è dimostrazione della padronanza raggiunta da questi antichi artisti nell'uso di svariate tecniche tra cui l'utilizzo dell'ombreggiatura, la combinazione di pittura e incisione, la precisione anatomica, la tridimensionalità e il movimento . Le raffigurazioni comprendono numerosi animali pericolosi come mammut, orsi, leoni delle caverne, rinoceronti, bisonti e uri. Oltre a ciò sono presenti segni e simboli, impronte di mani. Nella grotta sono stati ritrovati numerosi resti di animali preistorici. La scoperta La storica scoperta La scoperta della grotta di Chauvet avvenne il 18 dicembre del 1994 nel sud della Francia, a Vallon Pont d'Arc, nella regione dell'Ardèche. Un gruppo di tre speleologi si accorsero che da uno stretto passaggio usciva una leggera corrente d’aria. Aperto un varco, scopersero una immensa grotta sulle cui pareti si affollavano tantissimi animali dipinti. La grotta prese il nome da uno dei tre speleologi: Jean-Marie Chauvet, Éliette Brunel e Christian Hillaire. Lo stato di conservazione della grotta è apparso subito eccezionale, dato che l'ingresso era crollato in antichità e che nessuno vi aveva messo più piede da 21.500 anni La datazione Le pitture scoperte sono probabilmente le più antiche al mondo. La datazione, effettuata con la tecnica del Carbonio 14, attribuisce alle pitture un’età di circa 31.000 anni a.C . La datazione è stata effettuata su campioni di pigmento nero di origine vegetale (carbone di legna) utilizzato per tracciare e colorare alcune figure. La datazione dei dipinti che non contengono composti organici si basa invece sullo stile. VIDEO - La datazione al carbonio 14 Le Scienze - Diecimila anni in più per le pitture rupestri di Chauvet Le opere Le pitture di Chauvet sono sorprendenti per la varietà degli animali rappresentati: quattrocentoquarantasette dipinti di animali di quattordici specie diverse , tra cui rinoceronti, leoni delle caverne, orsi, stambecchi, mammut, cavalli e persino un gufo. L’aspetto però più stupefacente è quello della rappresentazione poiché questi antichi artisti utilizzarono la prospettiva e dell’ombreggiatura . VISITA VIRTUALE - CHAUVET Qui sotto una galleria di immagini tratte dal sito della grotta di Chauvet . Vi vediamo un bisonte, un bue muschiato, un branco di cavalli, un cervo, una farfalla, dei punti rossi che sembrano i puntini di un domino, i graffi lasciati dalle unghiate di un orso, un graffito in cui compaiono un cavallo e un mammouth, il graffito di un gufo, teste di leonesse in corsa, impronte di mani in positivo, punti rossi disposti nello spazio, un orso, due pantere, una testa di leonessa e un mammouth reso con del pigmento rosso applicato su una stalattite. Le fotografie riportare sono state realizzate da diversi fotografi. Dato che non mi è possibile attribuire singolarmente gli autori agli scatti, li cito qui: Arnaud Frich , Jean Clottes , Carole Fritz e Gilles Tosello . Chauvet, mammut, pigmento rosso su stalattiti Chauvet, bisonte foto di Arnaud Frich Chauvet, particolare con testa di leonessa tracciata con pigmento nero foto di Yanik de Guillou Chauvet, mammut, pigmento rosso su stalattiti 1/17 Google Arts & Culture - Chauvet Il sito UNESCO World Heritage List - Grotta Chauvet La grotta di Chauvet viene iscritto nella World Heritage List nel 2014 con la denominazione 'Grotta decorata di Pont'd'Arc, nota come Grotta Chauvet - Pont d'Arc, Ardèche ' Nella pagina relativa al sito UNESCO vengono riportate le motivazioni per le quali il sito è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità. Tra le motivazioni riporto il terzo criterio: ' La grotta dipinta di Pont d'Arc, nota come Grotta Chauvet - Pont d'Arc contiene un'unica ed eccezionalmente ben conservata testimonianza della tradizione culturale e artistica della popolazione Aurignaciana e del precoce sviluppo dell'attività umana artistica in generale. L'isolamento della grotta per più di ventimila anni ha tramandato una testimonianza impareggiabile dell'arte Aurignaciana, priva di interferenze o di interventi umani posteriori al periodo Aurignaciano. Le evidenze archeologiche e paleontologiche illustrano la frequentazione delle caverne per pratiche culturali e rituali, come in nessun'altra grotta del Paleolitico Superiore precoce'. Lettura dell'opera Soffermiamoci ora su questa immagine delle leonesse. Questo è il particolare di una scena più ampia in cui viene descritto un inseguimento, da parte di un gruppo di leonesse, di un branco di rinoceronti. La scena si trova nella grande sala detta Sala di Fondo Osserviamo come siano rappresentate l'una davanti all’altra e sovrapposte, come se l’artista avesse voluto darci l’idea di un branco di animali in corsa . Sono rivolte tutte nella stessa direzione, ma le teste hanno inclinazioni diverse. La sovrapposizione delle figure è il primo modo con cui gli esseri umani hanno cercato di rendere il senso della prospettiva (la collocazione di diversi elementi nello spazio). L’uso delle ombreggiature per rendere i volumi del muso degli animali è molto evidente. Allo stesso modo si può osservare come la linea di contorno abbia intensità e spessore variabile , anche in questo caso per accentuare la tridimensionalità del soggetto . Le figure in primo piano appaiono più marcate, mentre quelle in secondo piano sono meno marcate e meno definite: in questo modo l'artista riece a darci il senso della consistenza del branco in movimento, restituendoci una scena molto dinamica . La chiusura del sito e la realizzazione di Chauvet 2 Nel 2015 è stata aperta al pubblico la replica della Grotta Chauvet : realizzata a 7 km dal sito originale. La replica si è resa necessaria per preservare l’originale. Ci si era infatti resi conto che i dipinti erano in pericolo, sia perché il sito non era più isolato dall’ambiente esterno, sia perché il passaggio di tanti visitatori stava compromettendo il microclima interno: l’illuminazione continua e soprattutto l’aumento di temperatura causata dalle persone e l’umidità prodotta dal respiro, stavano provocando la caduta dei pigmenti e lo sviluppo di muffe sui dipinti. Lascaux La scoperta Datazione UNESCO Dipinti Conservazione Risorse La grotta di Lascaux La grotta di Lascaux è costituita da un complesso di caverne tra loro collegate ed è situata nella Francia sud-occidentale nei pressi del villaggio di Montignac , nel dipartimento della Dordogna. Le pitture rupestri sono caratterizzate dalla rappresentazione di grandi animali resi con grande ricchezza di particolari . Uno dei più rappresentati è l'uro, un grosso bovino, oggi estinto, che costituiva una delle basi alimentari più importanti per le comunità paleolitiche del territorio. La datazione Localizzazione dei campioni di osso utilizzati per la datazione al C14 (fonte ) L'abbreviazione BP (Before Present) indica la datazione prima dell'epoca attuale. Le prime ipotesi di datazione si sono basate sul confronto dello stile dei dipinti del sito di Lascaux con quello di altre grotte dipinte presenti nella valle del fiume Véziere. Tali ipotesi collocano sicuramente le opere nel Paleolitico superiore , ma, per l'affinità di stile, rendono difficoltoso stabilire con maggiore precisione quale gruppo umano le abbia realizzate, se l'Aurignaziano o il Gravettiano. Sono state condotte anche diverse datazioni col sistema del radiocarbonio C14 con risultati diversi a partire da campioni di carbone ritrovate in diverse sezioni della grotta. Un recente progetto (The LAsCO project, 2018 - 2021) ha cercato di risolvere il problema della datazione incrociando i dati precedenti con nuove analisi condotte su numerosi frammenti ossei di renna provenienti dai principali settori della cavità. Le analisi sembrano confermare anche le ipotesi formulate sulla base dello studio degli strumenti litici e costituiti da corno. I resti materiali abbandonati nella grotta sarebbero quindi il risultato di una (o più) occupazioni collocate in un periodo compreso tra il 23.500 e 22.000 a. C. Datazione delle figure di Lascaux Twenty years on, a new date with Lascaux. Reassessing the chronology of the cave’s Paleolithic occupations through new 14C AMS dating Lascaux Timeline La scoperta La grotta di Lascaux venne scoperta il 12 settembre 1940 da alcuni ragazzi (Marcel Ravidat, Jacques Marsal, Georges Agnel e Simon Coenca) nella campagna collinare del comune di Montignac , una tranquilla cittadina nel centro-sud della Francia, in un bosco di pini e castagni e sottobosco a ginepri. Durante un'escursione, nella proprietà della famiglia La Rochefoucauld-Montbel, il cane di Marcel finì per caso in un buco che risultò poi essere uno degli accessi al complesso sotterraneo delle grotte. I ragazzi raccontarono della loro scoperta a Léon Laval, un loro insegnante, che, dopo un sopralluogo, comprendendo l'importanza straordinaria del ritrovamento, si mise in contatto con Henri Breuil, eminente studioso di preistoria. Il 12 ottobre, Breuil mostrò la grotta a Henri Bégouën, titolare della cattedra di studi preistorici presso l'università di Tolouse. Venne subito promossa una campagna fotografica per la rilevazione dei dipinti, affidata a Fernand Windels e nel dicembre del 1940 la grotta venne classificata come monumento d'interesse storico, con l'approvazione del proprietario del terreno in cui la grotta era stata ritrovata. Il sito UNESCO World Heritage List - Lascaux Il video, pubblicato sulla pagina relativa al 'Sites préhistoriques et grottes ornées de la vallée de la Vézère' è disponibile anche in lingua araba , inglese , spagnolo e russo. La grotta di Lascaux è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1979 come parte di un sito diffuso denominato Siti Preistorici e Grotte Decorate della Valle di Vézère . La grotta ha permesso di stabilire un quadro cronologico relativo alle civiltà preistoriche del periodo quaternario in Europa. Il territorio interessato si estende per circa 30-40 kmq nei quali si concentrano più di 150 siti risalenti al Paleolitico e circa 30 grotte dipinte. Questo ne fa un territorio di considerevole interesse dal punto di vista etnologico, antropologico ed estetico. Del sito diffuso fanno parte 15 località che testimoniano una forte occupazione territoriale nel periodo del Paleolitico caratterizzata da grotte dipinte, siti funerari, siti di lavorazione di manufatti, luoghi di sfruttamento di materie prime, habitat e scene di caccia. Traduco qui sotto alcuni dei criteri in base ai quali questi luoghi sono stati iscritti nella World Heritage List: Criterio 1 : alcuni degli insiemi figurativi ritrovati nelle caverne della Valle Vézère sono universalmente riconosciuti come capolavori dell'arte preistorica: La Venere di Laussel (Marquay), il fregio ad altorilievo dei cavalli di Cap-Blanc e specialmente le pitture rupestri della grotta di Lascaux (Montignac), la cui scoperta nel 1940 segna un'importante data nella storia dell'arte preistorica: le scene di caccia realizzate con grande maestria, presentano circa un centinaio di figure di animali sorprendenti per la precisione dell'osservazione del reale, per la ricchezza dei colori e la vivacità delle pose. Criterio 3 : Gli oggetti e le opere d'arte ritrovate nella Valle Vézère sono rare testimonianze di civiltà estinte da lungo tempo, che sono molto difficili da comprendere. Questo materiale, che risale al periodo Paleolitico, è di valore inestimabile per la comprensione dei più lontani periodi della storia dell'umanità ed è di eccezionale interesse dal punto di vista storico, etnologico, antropologico ed estetico. Molti studi sono stati condotti sulle grotte di Lascaux, che si distinguono per la magnificenza delle decorazioni e che ci restituiscono l'idea di come l'arte sia un linguaggio universale e di come il senso artistico artistico sia radicato nell'esperienza umana fin dalla notte dei tempi. Tali studi, condotti sui dipinti fin dall'epoca della loro scoperta, hanno sollecitato l'evoluzione di un'interpretazione sempre più approfondita e puntuale. La maestria con la quale vengono rappresentati i diversi animali porta a pensare come questi antichi artisti avessero un notevole senso di osservazione anatomica e avessero sviluppato una tecnica artistica che permetteva loro di creare scene vivaci e non semplici rappresentazioni statiche e stilizzate della realtà. Non si tratta di semplici decorazioni, ma fin da subito è apparso chiaro che i dipinti dovessero avere delle finalità magiche e religiose nelle quali questi antichi artisti hanno lasciato traccia della loro visione del mondo, del loro rapporto con la natura e della loro devozione ad una o più divinità responsabili della creazione e dell mantenimento di un ordine naturale che l'uomo doveva rispettare per poter sopravvivere. Nella grotta sono presenti raffigurazioni di bisonti i cui fianchi sono segnati dalla presenza di frecce: si tratta chiaramente di scene di caccia che però non ritraggono scene di vita quotidiana, quanto piuttosto sono rappresentazioni rituali per favorire una buona caccia . Tra il 1988 e il 1989 Norbert Aujoulat , parte del comitato scientifico di Lascaux (e autote di un testo, pubblicato nel 2004, che racchiude la sua immensa conoscenza di questo sito, Lascaux, le geste, l'espace et le temps) , osservò che le figure di animali si susseguono secondo un ritmo preciso: prima i cavalli , poi gli uri (grandi bovini ormai estinti) e infine i cervi . La sequenza si ripete nelle diverse sale portando gli studiosi a pensare che la rappresentazione di questi animali potesse avere un significato simbolico , oltrché magico e spirituale . Nascono da qui nuove interpretazioni dei cicli pittorici di Lascaux legate al concetto di tempo . La sequenza delle figure corrisponderebbe al ciclo primavera-estate-autunno. Ci sarebbe quindi una relazione tra la rappresentazione di questi animali e il ciclo della natura e della sua annuale rigenerazione. Il tema centrale dell’arte di Lascaux è quindi quello della rigenerazione annuale della vita . (fonti: L'arte paleolitica, dispensa di Raffaele C. Demarinis , ADO, Analisi dell'opera ) Ricerca archeologica - Interpretazioni La superficie della roccia ha durezze diverse che portano gli antichi artisti a incidere i contorni delle figure, nelle zone caratterizzate da strati molto duri e bianchi di calcite, o a delinearne il contorno con pigmento nero a seconda della situazione. Il pigmento viene steso col pennello e, per le campiture interne dei manti , molto più ampie, viene steso direttamente con le mani o a spruzzo . Talvolta, le irregolarità della roccia vengono utilizzate per sottolineare il volume di alcune parti del corpo. I pigmenti utilizzati sono solo di origine minerale e tutti gli studi condotti fin'ora non hanno mai riscontrato la presenza di pigmenti di origine organica. I pigmenti sono ossidi metallici, ferro e manganese , ma anche carbone. L'analisi dei pigmenti mostra che i rossi sono ematiti, i gialli goethiti. Nella grotta sono presenti solo tre temi fondamentali: animali , rappresentazioni umane e segni . Non si trovano rappresentazioni del paesaggio esterno e nemmeno delle specie vegetali. Gli animali rappresentati non rappresentano le loro abitudini alimentari . Il bestiario di Lascaux è in gran parte dominato dal cavallo , seguito da cervi , uri , stambecchi e bisonti . Gli animali carnivori, orsi e felini , sono incisi o dipinti nelle zone più remote della grotta e talvolta appaiono in disegni già esistenti, come l'orso nascosto nel ventre di un grande uro. L'immagine dell'uomo compare solo una volta nella grotta di Lascaux, confermando una tendenza diffusa nei santuari paleolitici. Molto più frequente, invece la presenza di impronte di mani in positivo e in negativo . I segni sono per lo più semplici: punteggiatura, tratti, linee, striature e la loro interpretazione è ancora oggetto di studio. Anche nella grotta di Lascaux gli uomini preistorici si confrontano con la rappresentazione dei soggetti nello spazio (prospettiva ) ottenendo il senso di profondità grazie a sovrapposizioni di diversi animali che però non si fondono grazie all'accortezza di lasciare uno spazio non colorato tra la parte di animale che sta dietro e quello su un piano più avanzato. Si osserva inoltre che le zampe degli animali in primo piano sono più dettagliate rispetto a quelle degli animali in secondo piano. Anche il colore utilizzato per gli animali in secondo piano è generalmente meno intenso. Le figure delle diverse decorazioni non vengono realizzate tutte allo stesso tempo. Rimando per questo ad una risosrsa multimediale presente sul sito ufficiale di Lascaux che descrive la successione della realizzazione delle figure nel Pannello dell'Unicorno . (fonti: Il supporto , Materie prime , I temi , La prospettiva , La costruzione delle figure , La costruzione dei pannelli ) Di seguito alcune immagini e i link a due risorse che permettono di esplorare in alta definizione le opere presenti nella Grotta di Lascaux Lascaux Uro Lascaux Lascaux Cavallo Lascaux Uro 1/4 Google Arts & Culture - Lascaux Biblioteca multimediale della Grotta di Lascaux Lo stato di Conservazione Les "taches" noires Campionamento per lo studio microbiologico delle colonizzazioni scure di funghi produttori di melanina. La caverna venne aperta al pubblico dopo la Seconda Guerra mondiale. Nelle grotte si era stabilito un microclima stabile e chiuso, ma quando l'ambiente è stato dissigillato, la frequentazione umana e l'inserimento di impianti di illuminazione hanno determinato il degrado dei dipinti. Già nel 1955 si verificarono i primi danni causati dall'anidride carbonica emessa col respiro dei tanti visitatori. Successivamente si verificarono, a più riprese, infestazioni fungine (muffe) e di di microrganismi fototrofi suoi dipinti, legate all'utilizzo della luce artificiale. Dopo vari interventi per debellare le infestazioni e restauri, la fragilità di questo luogo straordinario convinse i custodi del sito a chiuderlo definitivamente al pubblico per evitare un ulteriore deterioramento. La Grotta di Lascaux venne chiusa al pubblico nel 1963 . Nel 1983 si iniziò un primo progetto per la riproduzione delle pitture della grotta che venne però interrotto per mancanza di fondi. Tra il 2012 2 il 2016 , grazie a nuove tecnologie e nuovi materiali si portò a termine una replica di ben 900 mq realizzata in modo fedele (Lascaux IV ). Risorse di approfondimento Ministero della Cultura Francese - Archéologie.culture.fr - Grands Sites Archéologiques Home Venere di Willendorf Signora di Brassempouy Bisonti PRIME SCULTURE DEL PALEOLITICO Venere di Willendorf Questa statuetta venne ritrovata nel 1908 nei pressi di Willendorf (Austria) . Il suo scopritore la chiamò Venere, prendendo a prestito il nome della dea romana della bellezza, dell’amore e della fertilità. Rappresenta una donna con attributi femminili molto evidenziati. Le gambe, prive di piedi, sono corte e grasse; le piccole braccia poggiano su seni enormi e la testa ricciuta è senza volto. La statuina è sicuramente legata alla fecondità femminile ed era probabilmente utilizzata nel corso di riti propiziatori. La mancanza dei piedi – in questa come in altre statuine dello stesso tipo – indica che probabilmente veniva conficcata nel terreno per poter trasmettere la fertilità. Si ipotizza che sia una rappresentazione della Grande Madre, la divinità primordiale che dà la vita. Venere di Willendorf , 23.000-19.000 a.C., pietra calcarea, altezza 11 cm. Vienna, Naturhistorisches Museum (foto di Don Hitchcock) Questa statuina è ben lontana dai canoni di bellezza odierni ma, in un tempo in cui la sopravvivenza era molto difficile, le forme abbondanti stavano ad indicare quelle di una donna ben nutrita e perciò in grado di portare a termine una gravidanza e allattare il proprio bambino, garantendogli così, maggiori possibilità di sopravvivenza. La Signora di Brassempouy Женская голова под названием « Леди Брассемпуи » или «Дама с капюшоном», слоновая кость, около 21 000 г. до н.э. Национальный музей археологии, Сен-Жермен-ан-Ле. Эта голова гораздо лучше очерчена, чем предыдущая: лицо имеет нос и надбровные дуги, изящную овальную форму, а волосы уложены многочисленными косами. Bisonti Bisonti , sculture in argilla , paleolitico superiore (13.000 anni fa). Grotta di Le Tuc d’Audoubert, Francia (foto © Bradshaw Foundation ) . Le forme dei massi sporgenti dalla parete, hanno suggerito all’artista come completare con l’argilla l’immagine, estremamente verosimile, di due bisonti Sculture di bisonti antichi... (articolo) World Heritage List Bassorilievo Abri de Cape Blanc, Francia bassorilievo scolpito МЕЗОЛИТ Мезолит, или средний каменный век, обычно приходится на период между 8000 и 6000 годами до нашей эры. э., но если это верно для месопотамской области, то в Европе она начинается уже в 10 000 г. до н.э. C. и продолжается даже здесь до 6000 г. н.э. С. Новинки мезолита пропитание (sf) = существование, выживание керамический (сф) = (от древнегреческого κέραμος | kéramos | что означает «глина», «гончарная земля») — неорганический и пластичный материал (легко обрабатываемый), который после обжига становится твердым. керамография (сф) [сост. гр. κέραμος «глина» и -графия] = техника росписи и украшения ваз. In Europa le condizioni climatiche e ambientali sono simili a quelle attuali: gli uomini passano gradualmente da una sussistenza basata sulla caccia e sulla raccolta all'allevamento . Imparano anche a coltivare la terra e iniziano ad insediarsi presso i corsi d'acqua. Nascono i villaggi . Gli utensili in pietra sono più rifiniti e se ne creano di nuovi con schegge di pietra: nascono le frecce e l'arco . Fondamentale è, inoltre, l’invenzione della ceramica , con cui si realizzano vasi e recipienti resistenti, adatti anche alla conservazione dei cibi. Le ceramiche vengono spesso decorate con dipinti o incisioni . Nasce la ceramografia , cioè l'arte di decorare i vasi. Frammenti di ceramica con decorazioni graffite dal sito mesolitico di Kabbashi Haitah (Sud Sudan) (citazione dal documento collegato all'immagine) Home Introduzione Lettura dell'opera Il primo sito UNESCO in Italia Finalità del Parco Temi delle incisioni Riferimenti astronomici Video ЮНЕСКО СПИСОК ВСЕМИРНОГО НАСЛЕДИЯ PATRIMONIO DELL'UMANITÀ I graffiti della Valcamonica sito UNESCO n.94 “Arte Rupestre della Valle Camonica” Телега , запряженная лошадьми, скала 23 в парке Накуан, Валь-Камоника (BS), около 5000 лет назад. Изображение схематичное, тележка видна сверху, колеса опрокинуты по бокам, а животные, тянущие тележку, видны в профиль. Нереалистичный способ изображения действительности обусловлен с одной стороны, сложность рисования сложного объекта, такого как колесница, с помощью неточных методов, таких как гравировка по камню, с другой стороны, необходимость создавать образы, которые сразу понятны сообществу и поэтому максимально упрощены. В последний период, около 3000 лет назад , появляются фигуры вооруженных людей и символические изображения , трудно интерпретируемые, как маленькие круглые лабиринты. Камуни продолжали производить гравюры до тех пор, пока, после тысячелетий независимой жизни, в I веке до нашей эры их территории не были завоеваны римлянами. Nell’ultimo periodo, intorno a 3000 anni fa, compaiono figure di uomini armati e immagini simboliche di difficile interpretazione, come piccoli labirinti circolari. I Camuni continuano a produrre incisioni fino a quando, dopo millenni di vita indipendente, nel I secolo a.C. i loro territori sono conquistati dai Romani. Il primo sito UNESCO in Italia sito UNESCO n.94 “Arte Rupestre della Valle Camonica” VIDEO - Artemondo: Graffiti Valcamonica VIDEO - Valcamonica 1957 - Emmanuel Anati La storia del primo sito UNESCO italiano si intreccia con quella dell'archeologo Emmanuel Anati. Nel 1955 era nato il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri , primo parco archeologico italiano, per la tutela e la valorizzazione di uno dei più importanti complessi di rocce con incisioni preistoriche e protostoriche della Valle Camonica. Qui Anati, allora giovane studente di archeologia alla Sorbona di Parigi, si reca nel 1956 per studiare gli antichi ritrovamenti. Il casuale incontro diventa il lavoro di una vita: Anati si stabilisce in Valle Camonica e si dedica allo studio del territorio. Nel 1964 fonda il Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP) che è punto di riferimento a livello internazionale. Conscio del valore del territorio e delle sue incisioni, Anati avvia il processo per il riconoscimento del sito nella World Heritage List . защита (sf) = защита, защита валоризация (sf) = придание ценности или преувеличение ценности чего-либо WORLD HERITAGE LIST Sulla pagina della World Heritage List dedicata al sito UNESCO, sono riportati i dati essenziali e le motivazioni per le quali il sito UNESCO è stato istituito. Riporto una sintesi traducendo in Italiano: La Valcamonica è situata in Lombardia e possiede una delle più grandi collezioni al mondo di petròglifi ( = incisioni figurative su pietra) preistorici: più di 140.000 simboli e figure sono stati incisi nella roccia in un periodo di 8.000 anni. Dislocati su entrambe i versanti della valle, i petròglifi descrivono temi connessi con l'agricoltura , la caccia dei cervi , la navigazione , la guerra , i duelli , e la magia . Sono presenti anche numerose figure geometrico-simboliche e scritte in alfabeto etrusco . Criterio VI : Le incisioni rupestri della Valcamonica costituiscono una documentazione figurativa straordinaria dei costumi e della mentalità preistorici. L'interpretazione sistematica, la classificazione tipologica e lo studio cronologico di queste rappresentazioni incise sulla roccia rappresentano un contributo considerevole nei campi della preistoria, della sociologie e dell'etnologia. La presentazione continua sottolineando le buone condizioni di conservazione, ma anche la fragilità dei ritrovamenti sottoposti a possibili danni causati da agenti atmosferici, d'inquinamento, climatici e dall'uomo. Vengono menzionati gli enti responsabili della conservazione e della valorizzazione dei siti e le azioni di restauro e monitoraggio costante dello stato di salute dei ritrovamenti. Per comprendere bene cosa sia l'UNESCO e quali siano le sue funzioni, rimando alla pagina dedicata. UNESCO Le finalità del Parco Nazionale delle Incisioni rupestri La Valle Camonica, nell’area alpina dell’Italia settentrionale, possiede una delle più grandi collezioni di incisioni rupestri al mondo. In un sito non ancora completamente esplorato che si estende su di un’area di 70 chilometri quadrati , ci sono oltre140.000 figure tracciate su 2.000 rocce distribuite in 180 località della provincia di Brescia . Rappresenta il primo sito italiano iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, nel 1979 . Le immagini più antiche risalgono a 10.000 anni fa e ritraggono grandi animali . Intorno ad 8.000 anni fa, l'attenzione si sposta sulla figura umana e sui villaggi . Circa 5.000 anni fa, oltre a scene di allevamento e agricoltura , appaiono le prime immagini di carri con le ruote . Clickando sull'immagine verrai reindirizzato sulla mappa generale dei percorsi di Valcamonica Rock App . L'app è un progetto della Società Storica e Antropologica di Valle Camonica; è accessibile da telefono e gratuita. Anche da pc è possibile visualizzare le mappe dei percorsi, esplorare i punti d'interesse, vedere immagini e leggere o ascoltare descrizioni dei graffiti. Темы гравюр I simboli e le figure intagliati nella roccia lungo un periodo di circa 8000 anni descrivono temi collegati all’ agricoltura , alla navigazione , alla guerra , alla caccia , alla magia , ma rappresentano anche figure geometriche simboliche . Le prime tracce dell’uomo in Valle Camonica risalgono almeno a 13.000 anni fa, quando l’area fu interessata da una prima frequentazione umana a seguito dello scioglimento dei ghiacciai, ma solo con l’avvento del Neolitico (V - IV millennio a.C.) nella valle si insediarono stabilmente i primi abitanti. A questa fase si fanno risalire tradizionalmente alcune figure antropomorfe (i cosiddetti “ oranti ”, esseri umani schematici con le braccia rivolte verso l’alto) e certe “ raffigurazioni topografiche ”. Oranti, Capo di Ponte su questa porzione di roccia si vedono figure umane con braccia alzate in preghiera (oranti) e figure di labirinti Mappa di Bedolina Capo di Ponte (foto di Luca Giarelli) l'antichissima mappa è stata realizzata su una roccia che si affaccia sulla valle. Vi si vedono campi, strade, case Rosa camuna, Foppe di Nadro (foto di Luca Giarelli) La cosiddetta rosa camuna appare come un fiore quadrilobato accompagnato da punti interni ed esterni (in questa versione sono 5 + 4) e uno stelo a forma di freccia Santuario megalitico di Cemmo (Età del Rame) rilievo della statua menhir dal sito di Bagnolo, Malegno soggetto: rituale propiziatorio legato all'agricoltura e culto solare con riferimento al ciclo delle stagioni Scene di battaglia, incisioni rupestri dal Parco di Nadro Foppe di Nadro, Roccia 2 Sulla roccia vediamo una rappresentazione della rosa camuna e un personaggio la cui testa è circondata da un segno continuo e dei raggi (sciamano) ''zaziau'', dal sito di Ceto, Cimbergo e Paspardo, scritta in caratteri etrusco-camuni (fine VI -V sec. a. C.) I camuni non avevano una lingua scritta, ma in questo caso usano l'alfabeto etrusco per scrivere questa parola, che forse è il nome di una divinità Santuari Durante l'età dei metalli (III millennio a.C.), con lo sviluppo della prima metallurgia, la scoperta dell’aratura e del trasporto su ruota, in Valle Camonica si diffusero alcuni santuari composti da massi-menhir incisi . L’apice dell’arte incisoria nella valle fu raggiunto con l’Età del Ferro (I millennio a.C.), periodo al quale risale circa il 75% delle incisioni. Con l'assoggettamento del territorio all'impero romano (16 a. C.), la realizzazione di incisioni rupestri in Valle Camonica diventa meno frequente, anche se prosegue fino al Medioevo. Per la valorizzazione del complesso di archeologia rupestre sono stati costituiti 8 parchi archeologici e un museo nazionale della preistoria. PARCO NAZIONALE DELLE INCISIONI RUPESTRI Preistoria alpina vol. 51 - 2021 Древние, безусловно, внимательно наблюдали за небесным сводом, и некоторые наскальные рисунки, возможно, свидетельствуют о древних ритуалах, которые должны были иметь место в определенное время года, когда на небе доминировали какие-то созвездия. Я говорю о « чашечках », особых углублениях, вырезанных в скале, которые, по мнению некоторых ученых, могли быть изображениями звезд. Во время ритуалов купели наполняли маслом или жиром и поджигали, чтобы воспроизвести созвездия, появляющиеся на небе, на земле. капели с сайта Чето: комета или, возможно, пояс Ориона с сайта Чето Несомненно то, что выбор этих мест с древних времен в качестве священной области не случаен: в некоторые периоды года действительно происходят особые явления, которые в глазах доисторических людей должны были казаться магическими. Во время равноденствий утром Пиццо Бадиле отбрасывает в небо свою тень, а на закате луч света проецируется в разлом конкарена . Коппель с места Чето, возможно интерпретируемого как созвездие Плеяд. Riferimenti astronomici DOCUMENTARIO: Italia Viaggio nella Bellezza Per accedere ai contenuti dell'UNESCO clicca sul tasto UNESCO sulla pagina Home della presentazione Il tasto World Heritage List ti porta alla pagina dell'UNESCO dedicata al Sito Unesco n.94 Arte Rupestre della Valle Camonica неолит 6000 - 4000 р. С. сидячий (прил. sm) = тот, кто постоянно проживает в каком-либо месте Мужчины теперь оседлые и живут в деревнях, где деятельность и социальное положение жителей начинают организовываться. Сельское хозяйство и животноводство обеспечивают лучшие условия жизни, чем в предыдущие периоды. Каменные орудия более совершенны, и глина используется не только для изготовления бытовых предметов для обработки и хранения пищи, но и для изготовления ритуальные предметы, то есть предметы, которым часто приписывают магическую силу. полированные каменные орудия эпохи неолита Неолитическая керамика Неолитическая архитектура Мегалиты Verso la fine del Neolitico, sorgono i primi esempi di costruzioni megalitiche: edifici costruiti con massi colossali, distribuiti in un’area molto vasta, dalle isole britanniche alla Francia, fino alle coste del Nordafrica e a tutto il bacino del Mediterraneo. Sembra che i megaliti fossero destinati al culto , alla sepoltura e all'osservazione astronomica . La costruzione di queste architetture dipende da un’evoluzione sociale , cioè dalla creazione di tribù o di gruppi in grado di dividersi il lavoro; la suddivisione del lavoro ha come conseguenza una certa specializzazione, che a sua volta porta a miglioramenti tecnici nella lavorazione, nel trasporto e nella sistemazione dei massi; si tratta di un’evoluzione che ancora adesso crea grande ammirazione specie se consideriamo che, fino all’età del bronzo, non esistevano utensili in metallo di cui servirsi. мегалит (см) происходит от союза двух греческих слов: μέγας, |мегас|, то есть «великий», и λίθος, |литос|, что значит «камень» Мегалиты делятся на: менгир (от бретонского; означает «длинный камень»). Это простейшие конструкции, состоящие из больших валунов, вертикально врытых в землю , назначение которых до сих пор неизвестно, хотя, вероятно, связано с погребальным обрядом. Они встречаются во Франции, в Великобритании, а также на Сардинии, Апулии и Сицилии. Villa Sant'Antonio (Oristano) menhir di Monte Corru Tundu Расположение менгиров, Карнак, Франция дольмен (от бретонского; означает «каменный стол»); это трилиты , то есть сооружения, образованные тремя камнями, из которых два вертикальных ( пилона ) поддерживают третий ( архитрав ), горизонтальный. Это мог быть коллективный склеп , священное место или место для жертвоприношений . Большинство дольменов находится в Северной Европе, есть примеры и в Южной Италии. дольмен Кьянка ди Бишелье (Апулия) Il sistema trilitico può essere considerato lo schema architettonico più semplice ed è ancor oggi alla base dell'architettura. кромлех (от бретонского; означает «изогнутый камень». Представляет собой комплекс менгиров (в некоторых случаях и дольменов ) , расположенных по кругу . Вероятно, это было священное место, связанное с культом солнца , звезды, которая регулирует циклы дня и ночи и времен года. Лучше всего сохранившиеся кромлехи находятся на Пиренейском полуострове и в Великобритании. Стоунхендж Статуи на стелах антропоморфный [от гр. ἀνϑρωπόμορϕος, комп. от ἄνϑρωπος «человек» и -μορϕος «-оборотень»]. - прил. Который имеет вид человека, или изображен в человеческом обличье То статуи-стелы (или статуи-менгиры) – антропоморфные каменные памятники, подпадающие под явление мегалитизма, характерное для допротоисторического населения Европы, начиная с третьего тысячелетия до н.э. С. Стелы-статуи присутствуют во многих европейских культурах, от центрально-восточной Европы до Испании, в Альпах (от Аосты до Трентино), на Корсике и Сардинии. В Италии самые старые стелы-статуи расположены в районе на границе между Лигурией и Тосканой (Луниджана), а также в северной Апулии. Музей статуи стелы, AC Ambrosi di Pontremoli Dolmen di Soto (Trigueros, Andalusia, Spagna) Vediamo una struttura megalitica complessa ritrovata in Spagna. Classificata come dolmen, è una struttura sotterranea di forma circolare, risalente al periodo Neolitico e databile tra il 5000 e il 4000 a.C. Il sito fu scoperto da Armando de Soto Morillas nel 1922. È un tumulo circolare con un diametro di 75 metri. Ha un passaggio a forma di V lungo 21 metri ed è largo 0,8 metri, alto 1,55 metri. All'estremità orientale del passaggio c'è una camera. Durante l'equinozio, il sole illumina per alcuni minuti l'interno del corridoio e la camera. Molte delle pietre erette hanno incisioni ed è considerato uno dei dolmen più grandi della Spagna. Il passaggio ha 31 menhir nella parte settentrionale e 33 nella parte meridionale. Le pietre erette sono di quarzite, arenaria e calcare e portano 20 pietre di copertura che costituiscono il tetto del passaggio. Al suo interno sono stati scoperti otto corpi sepolti in posizione fetale con accanto oggetti di corredo, tra cui pugnali, coppe e fossili marini. Sono state trovate anche incisioni su 43 pietre erette che descrivono esseri umani, tazze, coltelli e forme geometriche come semplici linee o cerchi. VIDEO - Dolmen di Soto Bradshaw Foundation Bollettino della Società Spagnola di Esplorazione Стоунхендж WORLD HERITAGE LIST Il più famoso complesso megalitico dell’antichità è quello di Stonehenge (= “pietra sospesa” , in bretone), nell’Inghilterra meridionale. Si tratta di un cromlech , cioè un insieme di dolmen e menhir disposti a formare circonferenze concentriche . La costruzione di Stonehenge , come hanno dimostrato studi scientifici e ritrovamenti archeologici, ha coperto un arco di tempo di quasi millecinquecento anni, dal 3000 al 1500 a.C. circa, durante i quali il sito fu un un’area sacra dedicata al sole , un osservatorio astronomico e un calendario delle stagioni legato alla fertilità della terra . Ogni anno, in occasione dei solstizi d’estate e d’inverno, migliaia di persone si radunano attorno al cromlech di Stonehenge, nel sud dell’Inghilterra, per assistere a uno spettacolo unico al mondo: l’allineamento del primo raggio di sole con alcune pietre speciali . La struttura originaria era composta da un cerchio di 30 monoliti collegati da architravi, che rappresentavano forse i giorni del mese. Ciascun monolite è alto circa 4 metri e pesa 30 tonnellate, quanto 6 elefanti. Il materiale impiegato è arenaria grigio-azzurra proveniente da una cava a circa 30 chilometri dal luogo e lavorata in enormi blocchi di pietra a forma di parallelepipedo. Le pietre sono disposte in una doppia formazione concentrica , all’interno della quale si trova un semicerchio di pietre intorno a una lastra singola orizzontale chiamata “pietra dell’altare” Как они это делают? Строительство Стоунхенджа до сих пор остается загадкой. Точных доказательств нет, но было выдвинуто несколько гипотез о том, как это место было построено. Конечно, в Стоундже есть 44 камня голубого камня , голубого песчаника, которые добыты из карьеров, расположенных на расстоянии не менее 240 километров . Было подсчитано, что для преодоления этого расстояния потребуется 14 лет, если сдвинуть валуны на стволы деревьев. Чтобы выровнять каждый блок и поставить на него горизонтальные камни, требуется сила в 600 человек. Это заставляет нас понять высокие технические навыки, достигнутые этими людьми, и задает нам вопросы о том, почему так много усилий было вложено в создание этого сайта . В этом районе были обнаружены захоронения людей , которые, как сообщается, были перевезены сюда из Южного Уэльса . (район происхождения голубых камней), что доказывало бы, что Стоунндж задумывался как центр поклонения для нескольких групп разного происхождения ( поклонение предкам ). Графика, взятая из Didatticarte , является правдоподобной гипотезой того, как были возведены большие вертикальные камни ( пирсы ). Архитрав , вероятно, был установлен на место путем строительства наклонных насыпей и заполнения пространства между опорами материалами. Другая гипотеза заключается в постепенном подъеме с построением слоев бревен до тех пор, пока не будет достигнут желаемый уровень. На этом рисунке соединительная система между архитравом и опорами: на опорах видны два шипа (элементы, полученные в результате лепки вершины вертикального камня). На наличниках есть пазы (пазы), которые идеально соответствуют шипам. Обратите также внимание на скользящие соединения между двумя наличниками. Знать больше СТАТЬЯ – National Geographic Энеолит (Эпоха металлов) К концу неолита, около 4000 г. до н.э. C. , человек учится плавить металл, чтобы создавать все более эффективные инструменты и оружие. В этот первый период каменные орудия (= каменные) продолжают использоваться наряду с металлическими. Этот период перехода и новых технических достижений называется ЭНЕОЛИТОМ. Этот термин представляет собой соединение латинского прилагательного aenĕus «из бронзы» и суффикса -litic «из камня» и поэтому используется для обозначения периода, когда наряду с камнем человек ввел производство металлических инструментов, сначала из меди, затем позже в бронзе . L’età dei metalli si suddivide in tre periodi, legati al progresso tecnologico della fusione : man mano che si costruiscono forni capaci di raggiungere temperature sempre più alte, si passa dall’utilizzo di metalli con punto di fusione basso a metalli con punto di fusione sempre più alto. età del rame : (4.000 – 3.000 a.C.). Il rame (Cu) ha una temperatura di fusione di 1.085 °C. armi da taglio in rame; in Mesopotamia appaiono le prime forme di scrittura età del bronzo : (3.000 – 1.200 a.C.) Il bronzo è una lega di rame (Cu) e stagno (Sn), due metalli a bassa temperatura di fusione. La fusione del bronzo avviene tra 880 e 1020 °C. Il metallo che si ottiene è più duro del rame e più resistente alla corrosione. età del ferro : (1.200 – 500 a.C.). Il ferro (Fe) è un metallo ancor più resistente del bronzo. Il suo punto di fusione è di 1.538 °C, si devono quindi inventare dei forni capaci di raggiungere queste elevate temperature. Il vantaggio del ferro rispetto al bronzo è dato soprattutto dal minor peso che lo rende adatto alla realizzazione di armi e utensili più maneggevoli. Нурагическая цивилизация La civiltà nuragica nasce in Sardegna, nel neolitico ma si sviluppa nell’età del bronzo, è un caso particolare nel panorama del Mediterraneo. I nuraghi (da nurra , cumulo di pietre) sono torri a tronco di cono a più piani, costruiti con una muratura a secco, cioè senza malta fra un masso e l’altro; una scala interna collegava i diversi piani. I nuraghi erano spesso collocati all’interno di un villaggio e occupavano una posizione elevata e aveva scopo difensivo. Il nuraghe forse più famoso della Sardegna, noto come Su Nuraxi , che in sardo significa Il Nuraghe, è a Barumini. Alto tre piani, è collocato in posizione elevata ed è circondato da una cinta muraria dotata di quattro torri di fortificazione. Il fatto che ai piedi del nuraghe si trovino i resti di capanne disposte in modo irregolare, dentro e fuori la cinta muraria, ha fatto pensare che questo edificio fosse la residenza di un capo che da qui governava i suoi sudditi e garantiva la difesa in caso di attacco nemico. Su Nuraxi, Barumini ( foto di Francesco Ghiani; licenza Creative Commons) Meraviglie - I Nuraghe di Barumini Meraviglie - I giganti di Mont'e Prama Назад к Classe Prima по истории искусств Up

  • Diluizione | ProfCasilli

    РАЗБАВЛЕНИЕ АКВАРЕЛИ ПОДГОТОВКА РАБОЧЕГО ПРОСТРАНСТВА лист должен быть меньше носителя его следует обклеить бумажной лентой, образуя рамку по всему периметру лист не должен быть отклеен, пока работа он готов и сух Научимся правильно разбавлять цвет В акварели важно хорошо разбавлять краску: нужно подготовить достаточное количество окрашенной воды для работы и часто перемешивать ее перед нанесением на лист. Если вы нанесете слишком много пигмента, он не впитается в бумагу и останется на поверхности, создавая нежелательные пятна и следы. Следы образуются, даже если вы рисуете небольшим количеством подкрашенной воды, потому что сила тяжести не действует. УПРАЖНЕНИЕ, ЧТОБЫ НАУЧИТЬСЯ ПРАВИЛЬНО РАЗБАВИТЬ ЦВЕТ Подготовьте лист, приклеенный к опоре разделить его на вертикальные полосы. Нарисуйте каракули карандашом H, не нажимая слишком сильно на карандаш. подготовьте краску, разбавленную водой, на палитре распределяйте цвет, удерживая подставку наклонно и двигая кисть по горизонтали регулярными движениями если цвет разбавлен правильно, то каракули будут видны идеально если цвет слишком густой, добавьте воды, хорошо перемешайте и повторите операцию на второй полоске. если цвет слишком светлый, добавьте немного пигмента и нарисуйте еще одну полоску Упражнение 2, чтобы правильно разбавить цвет Фаза 1: подготовка чертежа • Карандашом H слегка нарисуйте каракули на бумаге. • В созданных пространствах по желанию рисуйте линии и маленькие фигуры, которые, повторяясь, будут создавать текстуры. • ЦЕЛЬ УПРАЖНЕНИЯ : ЛИНИИ И ТЕКСТУРЫ ДОЛЖНЫ БЫТЬ ХОРОШО читабельными ДАЖЕ ПОСЛЕ НАНЕСЕНИЯ ЦВЕТА Фаза 2: подготовка цвета • Выберите цвет из имеющихся у вас (я буду использовать основной синий , который мы тоже использовали в школе и который позволяет нам лучше видеть ошибки) • Если вы используете краску в тюбике , поместите небольшое количество краски в одно из углублений палитры и добавьте воды, чтобы разбавить ее. • Если вы используете пастельные красители , намочите поверхность таблетки кистью, смоченной в чистой воде, и слегка потрите кистью поверхность таблетки, чтобы растворить поверхностный слой. • Возьмите цвет с таблички и поместите его в одно из углублений вашей палитры. • Добавьте столько воды, чтобы получился жидкий цвет (количество воды вы узнаете с опытом). • Сделайте черновой тест на листе бумаги, чтобы увидеть, подходит ли, по вашему мнению, полученный цвет: если вы считаете, что он слишком светлый, добавьте больше пигмента; если слишком густо, добавьте больше воды Фаза 3: прорисовка цвета ПРЕДПОСЫЛКИ • Помните, что в технике акварели рисует вода, а кисть используется для направления воды на бумагу. • Сила гравитации (та, которая заставляет предметы падать вниз) также имеет фундаментальное значение. Вот почему, когда вы рисуете, вы должны держать в руке опору, к которой вы прикрепили свой лист, и наклонять его, чтобы вода могла стекать вниз. НАЧНЕМ : • Хорошо наполните кисть разбавленной краской и рисуйте упорядоченными горизонтальными движениями: слева направо и, слегка опускаясь, справа налево. • Убедитесь, что при нанесении краски на нижнем краю штриха образуется лужица. Этот избыток цвета будет восстановлен при обратном движении. • В случае, если этот запас цвета закончится, снова загрузите кисть и добавьте цвет, чтобы вы всегда могли использовать силу гравитации. • Закрасьте таким образом всю поверхность вашего листа, стараясь не прерывать работу и не возвращаться к рисованию там, где вы уже прошли, возможно, чтобы заполнить места, которые вы оставили пустыми. • Когда вы закончите, положите лист на рабочую поверхность и дайте ему высохнуть (чтобы ускорить этот этап, вы можете использовать фен) ПОМНИТЕ: если вы вернетесь к рисованию там, где вы уже были, будут созданы пятна, и если вы будете рисовать снова, пока лист влажный, вместо добавления цвета вы также удалите то, что уже намазали. Этап 4: корректировка проекта Возможно, вы были очень хороши, и этот шаг бесполезен, но если вы случайно заметили, что краска была слишком плотной и вы не можете видеть карандашные отметки, которые вы нарисовали на бумаге, или если есть более интенсивные или светлые пятна или линии, Вы можете легко решить проблему, следуя этим инструкциям: Хорошо окуните кисть в чистую воду и проведите ею по всей поверхности картины. Не забывайте держать опору в руке, чтобы облегчить движение воды вниз. В местах, где цвет более интенсивный, настоять больше кистью, чтобы лишний цвет, не закрепившийся на бумаге, снова растворился. При этом наклоняйте носитель в разные стороны, чтобы окрашенная вода могла двигаться и распределять цвет по всей поверхности (используйте кисть, чтобы помочь движению воды и добавьте больше, если необходимо). На этом этапе уже закрепившийся на листе цвет после высыхания не сойдет и поэтому можно смело работать. Когда вы закончите, положите бумагу на рабочую поверхность. Если вы заметили, что образовались лужицы разбавленного цвета (обычно в складках бумаги и вокруг краев клея), протрите кисть о тряпку и используйте ее, чтобы впитать излишки краски, которые вы всегда уберете, проведя кистью по тряпка (также можно восстановить цвет, нанеся его на палитру). Дайте листу высохнуть: вода некоторое время будет перемещаться и равномерно распределить цвет по всей поверхности. лист еще влажный после работы только с чистой водой для исправления дефектов. сухой правильный лист Шаг 5: по желанию • Теперь вы можете дополнять свою работу цветными карандашами и тонким черным маркером (или шариковой ручкой). • Раскрашивайте формы текстур в цвета по вашему выбору. • Обведите контуры каракулей черным маркером. вернуться к Акварелло

  • Storia dell'arte | ProfCasilli

    История искусства "L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è." Paul Klee Qui sotto trovate il link alla linea del tempo realizzata dai Musei della Lombardia: un modo interessante per scoprire il patrimonio culturale del nostro territorio dalla preistoria fino al contemporaneo. Di seguito, un video introduttivo al Museo di Santa Giulia di Brescia in cui sono visibili le diverse sezioni, dalla Protostoria in poi. Il video è stato registrato mentre era in corso la mostra dell'artista contemporaneo Mimmo Paladino, un artista che da sempre dialoga con la storia antica. Timeline - Musei della Lombardia 布雷西亚和圣朱利亚博物馆 Up

  • Barocco | ProfCasilli

    Barocco Il Barocco Dal Rinascimento al Manierismo Al periodo rinascimentale segue il Manierismo , una corrente che comprende tutti i fenomeni artistici che vanno dal 1520 all'avvento della Controriforma e del Barocco. Il termine Manierismo ha un'accezione negativa in quanto si vuole sottolineare che gli artisti di questo periodo non si basano più sulla Natura, cioè sulla verità delle cose, ma sugli esempi dei grandi maestri del Rinascimento, e in particolare Leonardo, Raffaello e Michelangelo di cui si copia lo stile e si ripropongono i modelli ormai vuoti, privi di spessore psicologico e ideale, banalizzando le grandi conquiste del Rinascimento. Nel tempo, questa visione negativa è stata in parte rivalutata mettendo in evidenza l'aspetto dell'anticlassicismo , cioè di una ricerca estetica che cerca di allontnarsi sempre più dal rigore razionalistico che deriva dall'arte greca del periodo classico, con annesso concetto di bellezza ideale, proporzione, misura e armonia, oltre che distacco dalla sfera delle emozioni. Certo è che nella storia dell'arte, così come nella vita, i cambiamenti non sono improvvisi, ma sono sempre conseguenza di qualcosa che è venuto prima. Così, l'approccio superficiale del Manierismo è in realtà il tentativo di nascondere i risvolti più cupi ed incerti che le guerre e le pestilenze del periodo rinascimentale avevano prodotto, rappresentando un mondo spensierato che è più desiderato che reale. Alcuni segni negativi permangono, trasformati in figure mostruose decorative che assumono una funzione apotropaica, quella, cioè di allontanare l'influsso maligno delle forze che ancora scuotono l'Europa. Il periodo manierista vanta comunque grandi artisti, tra i quali spicca la personalità focosa di Tintoretto. Le decorazioni dei palazzi si popolano di mostri come ad esorcizzare le paure che pervadono l'Europa in quel periodo Alcuni artisti del periodo manierista Tintoretto Bronzino Parmigianino Giambologna Arcimboldo Pontormo Rosso Fiorentino Sebastiano del Piombo Giulio Romano Benvenuto Cellini Andrea del Sarto Antonio e Vincenzo Campi Giorgio Vasari Il Vignola il Pordenone Paris Bordone

  • Gradazioni d'intensità | ProfCasilli

    ПОДГОТОВКА РАБОЧЕГО ПРОСТРАНСТВА лист должен быть меньше носителя его следует обклеить бумажной лентой, образуя рамку по всему периметру лист не должен быть отклеен, пока работа он готов и сух ГРАДИАЦИИ ИНТЕНСИВНОСТИ Акварель прозрачна, поэтому для получения градаций возрастающей интенсивности последовательные слои накладываются разбавленным цветом всегда одним и тем же способом. ЦЕЛЬ УПРАЖНЕНИЯ : получить постепенно более интенсивный и равномерный цвет, накладывая последовательные слои цвета. • На лист, приклеенный к обратной стороне альбома, я добавляю вертикальную полоску бумажной ленты. • Я наношу слой краски по всей полосе • Я даю высохнуть • Наношу тот же разведенный цвет на уже окрашенную полосу, оставляя часть с цветом первого наброска (не менее пары сантиметров) • Я даю высохнуть • Повторяю одну и ту же процедуру несколько раз начиная рисовать каждый раз ниже • Я наблюдаю, сколько слоев необходимо, чтобы бумага полностью пропиталась цветом (это значит, что в определенный момент я уже не увижу разницы, даже если попытаюсь выложить другие переходы цвета) ПРИМЕЧАНИЕ. Как определить, что лист достаточно высох, чтобы снова с ним работать Так как эта техника требует использования большого количества воды, лист (особенно если это не акварельная бумага хорошей толщины) набухает. Именно по этой причине, прежде чем приступить к покраске, мы должны приклеить его к основе рамкой из бумажного скотча по всему периметру. Когда лист высыхает, он снова расстилается. Также, коснувшись простыни рукой, вы должны почувствовать, что она уже не влажная и не холодная. Назад к акварели Перейти к разбавлению

  • About | ProfCasilli

    О Сильвия Казилли Преподаватель изобразительного искусства и имиджа в 1 классе общеобразовательной школы. Окончила в 1990 году факультет иностранных языков и литературы с историко-социальным уклоном в Государственном университете Вероны и факультет изобразительного искусства (живопись) в Свободной академии изящных искусств (LABA) Брешии в 2007 году. Художник-визуализатор, она посвятила себя исследовательская изобразительная и фотографическая в контексте лирической абстракции. Он участвовал в многочисленных персональных и групповых выставках в Италии и за рубежом. Соучредитель Культурной ассоциации Amici della LABA (позже переименованной в Ассоциацию визуальных искусств), она сотрудничала с другими художниками в реализации общественных работ в районе Понте-ди-Леньо. Она посвятила себя распространению искусства, всегда в рамках ассоциации, проводя бесплатные курсы по истории искусств. Участвовал в проекте по приумножению культурного наследия в районе озера Гарда, проводя мастер-классы по фреске в школах разного уровня и уровня в районе. Silvia Casilli - Galleria Ariele Сайт не для коммерческих целей, а только для образовательных целей. Он создан для систематизации материала, собранного или созданного специально для уроков в течение нескольких лет обучения. ИСТОЧНИКИ: Arte Mondo, Rmanuela Pulvirenti, пособие для младших классов средней школы, опубликованное Zanichelli. МОМА, М. Ринальди, Э. Боккино Гарберо, под редакцией Латте L'Arte Racconta, Джулия Россетти и Кьяра Монако, опубликованные Pearson Джотто, А. Коттино, С. Феррари, К. Дзаффарони, С. Нобис, изд. Де Агостини Визуальные эмоции, Л. Виварелли, Г. Коко, изд. Петрини Didatticarte , Эмануэла Пульвиренти Alcuni dei miei lavori...

  • Goya | ProfCasilli

    Франсиско Гойя Франсиско Хосе де Гойя-и-Лусьентес (Фуэндетодос 1746 - Бордо 1828) Кнопка G oya è un artista spagnolo molto interessante: dalla formazione artistica raffinata e sicura, diviene pittore di corte e, nonostante la sua posizione, mantiene un'assoluta libertà espressiva. Da alcuni annoverato tra gli artisti Neoclassici, in lui prevalgono, almeno a mio giudizio, caratteri che meglio si attagliano al Romanticismo: l'allontanamento e il sostanziale fallimento del progetto Illuminista di una classe politica che si è dimostrata incapace di creare una società giusta e l'attenzione per le condizioni di vita disagiate delle classi inferiori, che rientrano nella corrente realista del Romanticismo. Гойя — очень интересный испанский художник: при утонченной и уверенной художественной подготовке он становится придворным живописцем и, несмотря на свое положение, сохраняет абсолютную свободу самовыражения. Его портреты, посвященные царственности, беспощадны: они показывают упадок социального класса, оторванного от реальной жизни своего народа, и описывают черты характера пустоты, глупости, почти на грани безумия. Наоборот, картины, изображающие людей из народа, своей реалистичностью подчеркивают нравственные качества и достоинства нарисованных персонажей. Кроме того, Гойя посвящает большую часть своих постановок безумию. В последний период своей творческой жизни, страдающий глухотой, изолирующей его от мира, он создает цикл работ, называемых черными картинами, прямо на стенах своего дома, Кинта-дель-Сордо, в западном пригороде Мадрида, разрушенном в 1910 году. Здесь оживают кошмарные сцены, в которых Гойя изливает тоску своего времени. Придворный художник D urante la sua carriera, Goya ottiene il favore della corte spagnola e diventa pittore di corte per i re di Spagna Carlo III e successivamente per Carlo IV. è proprio in questo contesto che realizza alcuni dei suoi ritratti più famosi, tra cui quelli di Carlo IV e della sua famiglia. Uno dei ritratti più noti e ironici di Goya è "La famiglia di Carlo IV", realizzato tra la primavera e l'estate del 1800, poco dopo la sua nomina a pittore di corte. In questo quadro, Goya ritrae la famiglia reale in modo realistico, esprimendo un giudizio critico e Франсиско Гойя, Семья Карла IV (1800-1801) - Музей Прадо, общественное достояние, ironico attraverso dettagli fisici e caratteriali che ne mostrano un'immagine poco lusinghiera della famiglia. La famiglia reale è ritratta con abiti lussuosi e all'ultima moda. Le figure femminili sono cariche di gioielli esclusivi, probabilmente opera dei gioiellieri di corte, mentre le figure maschili sono cariche di onorificenze Il re Carlo IV è raffigurato come un uomo piuttosto insignificante e incapace, mentre la regina Maria Luisa è mostrata come una donna senza grazia. Anche i loro figli non vengono risparmiati dal trattamento ironico di Goya; ad esempio, l'erede al trono, il futuro Ferdinando VII (posto a sinistra, in abito blu), appare con un'aria poco brillante. Questo tipo di rappresentazione degli aristocratici non convenzionale e spietata è una mossa audace da parte di Goya: era chiaramente rischioso criticare la famiglia reale in un ritratto ufficiale. Tuttavia, Goya non rinuncia a mostrare la sua visione veritiera della realtà, senza paura delle conseguenze. Nonostante ciò, Goya conserva il favore dei reali spagnoli per gran parte della sua vita. Le Pitture Nere (1819 - 1823) S i tratta di una serie di quattordici dipinti murali realizzati da Fancisco Goya con la tecnica dell'olio a secco, su pareti ricoperte di gesso. I dipinti vennero realizzati sulle pareti della sua casa, nota come Quinta del Sordo, acquistata nel febbraio del 1819 e nella quale si era ritirato dopo essere stato colpito da sordità. Questi murales furono trasferiti su tela nel 1874 e si trovano oggi al Museo del Prado di Madrid , nella sala 67 . Le quattordici opere sono: Átropos o Le parche , Due vecchi o Un vecchio e un uomo fragile , Due vecchi che mangiano la minestra , Duello coi bastoni o La lite , Il sabba delle stregh e, Uomini che leggono , Giuditta e Oloferne , Il pellegrinaggio di Sant'Isidoro , Due donne e un uomo , Pellegrinaggio alla fonte di Sant'Isidoro o Processione del Sant'Uffizio , Cane semisepolto nella sabbia , o semplicemente, Il cane , Saturno che divora uno dei suoi figli , Una manola (donna matura): donna Leocadia Zorrilla e Visione fantastica o Asmodea . Francisco Goya, Il sabba delle streghe (1020-23); pittura a olio su muro trasportato su tela (140,5 x 435,7 cm); Museo del Prado (Madrid) Francisco Goya, La Leocadia (1820-23); tecnica mista su muro trasportata su tela (145,7 x 129,4 cm); Museo del Prado di Madrid Francisco Goya, Il Santo Ufficio (1820-23); tecnica mista su muro (127 x 266 cm); Museo del Prado (Madrid) Francisco Goya, Il sabba delle streghe (1020-23); pittura a olio su muro trasportato su tela (140,5 x 435,7 cm); Museo del Prado (Madrid) 1/14 Torna a Romanticismo

  • Paesaggio con montagne | ProfCasilli

    ЛАНДШАФТ С ГОРАМИ ПОВЫШАЮЩЕЙСЯ ГРАДИАЦИИ ИНТЕНСИВНОСТИ Наблюдая за пейзажем, Леонардо да Винчи понимает, что чем дальше горы, тем четче и менее очерченно они кажутся. Это явление называется воздушной перспективой , и вы тоже можете легко его наблюдать. Причиной этого явления, как объясняет уже Леонардо, является наличие воздуха между глазом наблюдателя и предметом, находящимся далеко. На самом деле, в воздухе взвешено так много корпускул, которые при попадании на них солнечного света отражают свет. Чем дальше объект, тем больше этот рассеянный свет мешает нашему глазу . Воздушная перспектива пейзажа на картине «Благовещение Богородицы» Леонардо да Винчи ПОДГОТОВКА РАБОЧЕГО ПРОСТРАНСТВА лист должен быть меньше носителя его следует обклеить бумажной лентой, образуя рамку по всему периметру лист не должен быть отклеен, пока работа он готов и сух Исполнение Для начала подготавливаем лист (четверти вашего чернового чертежного листа более чем достаточно), приклеиваем его к основе скотчем. Приготовьте разведенную синюю краску (приготовьте достаточное количество, чтобы не пришлось делать это снова в процессе работы). Равномерно распределите по бумаге и оставьте немного свободного места для облаков только в верхней части неба. Дайте ему высохнуть Нарисуйте гору прямо под облаками и продвигайтесь к нижней части бумаги. Дайте ему снова высохнуть. Нарисуйте вторую гору (немного сдвиньте вершину, чтобы она не совпадала с предыдущей) Дав ей высохнуть, приступайте к последующим наброскам. Как видите, каждый набросок кажется немного более насыщенным, чем предыдущий: это потому, что акварель прозрачна, и каждый набросок добавляется к предыдущему. ВНИМАНИЕ! При рисовании разных гор убедитесь, что вершина всегда находится в пределах пространства, уже нарисованного в предыдущем наброске, иначе ваша гора будет «обрезана» — одна часть будет светлее, а другая темнее, что испортит окончательный эффект. ПРИМЕЧАНИЕ. Как определить, что лист достаточно высох, чтобы снова с ним работать Так как эта техника требует использования большого количества воды, лист (особенно если это не акварельная бумага хорошей толщины) набухает. Именно по этой причине, прежде чем приступить к покраске, мы должны приклеить его к основе рамкой из бумажного скотча по всему периметру. Когда лист высыхает, он снова расстилается. Также, коснувшись простыни рукой, вы должны почувствовать, что она уже не влажная и не холодная. Назад к акварели Перейти к разбавлению

  • чека́нка ры́бы | ProfCasilli

    Делаем рыбу в технике чеканки МАТЕРИАЛЫ рисунок воспроизводимой модели (выполняется карандашом на листе тетрадьа или бумаги для принтера) анодированная алюминиевая фольга ИНСТРУМЕНТЫ карандаш шариковая ручка остроконечная деревянная шпажка палочка для суши чайная ложка изоляционная лента ватный тампон блокнот с обычной обложкой (не жесткой) кухонное полотенце или мягкое полотенце (можно сложить вчетверо) Дизайн рисования рыбы На тетрадном листе нарисуйте горизонтально прямоугольник такого же размера, как пластина, которая будет использоваться для тиснения. (Никогда не используйте картонные листы) Внутри прямоугольника нарисуйте меньший прямоугольник, чтобы создать рамку шириной 1 см со всех четырех сторон. Проведите горизонтальную линию, разделяющую внутреннее пространство на две равные части. Используя картинки, взятые из интернета или из книг, нарисуйте свою рыбку (помните, что рисунок должен быть выполнен карандашом). Вырежьте прямоугольник по внешнему краю (того же размера, что и металлическая пластина). SBALZO - Esempi dei principali passaggi РЕАЛИЗАЦИЯ ПЕРЕНОС ЧЕРТЕЖА НА МЕТАЛЛИЧЕСКИЙ ЛИСТ: положите блокнот , шариковую ручку и деревянную шпажку на стол поместите алюминиевую пластину на ноутбук так, чтобы была видна серебристая сторона положите прямоугольник бумаги на тарелку закрепите прямоугольник бумаги с рисунком с помощью кусочка липкой бумажной ленты (около 3 см) на тарелке , согнув липкую ленту с обратной стороны самой тарелки . (Не прикрепляйте чертеж к блокноту: пластина должна оставаться свободной, чтобы ее можно было поворачивать во время работы). Пройдитесь по рисунку шариковой ручкой, немного наступая так, чтобы образовалась канавка в пластине, соответствующая всем линиям рисунка. (Внимание: если вы зачернили некоторые места на рисунке, все равно просто пройдитесь по контурам фигур ). Поднимите лист бумаги и снова пройдитесь деревянной шпажкой по всем отметкам, чтобы углубление стало глубже. (Будьте осторожны, не применяйте слишком большую силу: вы можете проколоть тарелку.) Чтобы получить достаточно глубокую отметку, двигайте шпажкой вперед и назад в уже прочерченной канавке: повторение этой операции позволит вам придать тарелке форму. не нарушая его . ВЫПРЯМЛЕНИЕ ЛИСТА Поверните пластину так, чтобы вы могли видеть медную сторону . Обратите внимание, чтобы канавки, которые вы начертили на обратной стороне пластины, были рельефными: рельеф должен быть очень четким (не менее пары миллиметров). Если метки не все четко определены, переверните планшет и исправьте снова. Снова переверните тарелку с правой стороны (стороной медного цвета) и кончиком шпажки сделайте четкую отметку рядом с предыдущими на расстоянии одного, максимум двух миллиметров. Эта операция называется рихтовкой и служит для создания точной границы деталей, которые вы затем перейдете к чеканке с изнанки. Если вы нарисовали чешую на рыбе, не забудьте сделать отметку вдоль внешнего края каждой чешуи. Начиная с внешнего профиля рыбы и используя плоскую часть палочки для суши, перейдите к внешней стороне этой второй отметки, чтобы хорошо определить профиль вашего объекта. При необходимости хорошо разгладьте тарелку вокруг рыбы ватным тампоном. Тарелка вокруг рыбы должна быть идеально ровной . ПОРЫВ Поверните тарелку так, чтобы вы могли видеть серебристую обратную сторону , и регулярными легкими движениями начните чеканить те части рыбы, которые вы хотите сделать чеканными. Для этого вам нужно использовать палочку для суши , но вы также можете использовать заднюю часть шампура в небольших местах. На больших участках можно использовать круговые движения, на узких — прямые. Двигайте кончиком вперед и назад, как если бы вы рисовали карандашом . Цель состоит в том, чтобы создать глубокое пространство, которое с лицевой стороны будет рельефным. Вам не нужно нажимать слишком сильно, потому что вы можете сломать пластину или потому что вам не нужно создавать ненужные следы . Во время этой операции часто переворачивайте тарелку и наблюдайте за тем, что вы делаете: некоторые участки, вероятно, должны быть более рельефными, чем другие (например, губы и голова рыбы). Если вы хотите иметь очень выступающие участки, положите на блокнот мягкую ткань, сложенную вчетверо , и вернитесь к работе исключительно с пораженными участками. Будьте осторожны, чтобы не погнуть и не помять пластину. Если вы заметили какие-либо дефекты, снимите ткань и, положив пластину прямой стороной на блокнот, разгладьте ее обратно вокруг рыбы, чтобы восстановить правильные уровни. Продолжая работать с изнаночной стороны (серебристая сторона), сгладьте области, на которых вы хорошо сделали тиснение, ватой. Если вы хотите добавить текстуры или рельефные знаки, поместите пластину на блокнот и с помощью шпажки нарисуйте их. Сейчас ваша рыба должна быть готова. Galleria dei lavori realizzati dalle classi seconde dell'Istituto Comprensivo di Manerbio (2021 - 2022) Torna a 'Attività' Torna a 'Sbalzo' Vai a 'Sbalzo di una maschera'

  • Rinascimento | ProfCasilli

    РЕНЕССАНС видео - Ренессанс Художественный и культурный период, который развивался во Флоренции и отсюда распространился по всей Европе с середины четырнадцатого века до конца шестнадцатого века. Термин был изобретен группой интеллектуалов, которые часто посещали двор Лоренцо де Медичи, чтобы обозначить обновление искусства через повторное открытие древних . Именно возрождение классической цивилизации ведет к созданию чего-то нового. Основные понятия Повторное открытие древнего ведет к новой цивилизации В Италии в XV веке зародился новый интерес к классической культуре во всех ее аспектах: интеллектуалы и писатели изучали латинский и греческий языки, античную литературу, философию, историю. Художники, скульпторы и архитекторы едут в Рим, чтобы осмотреть и зарисовать памятники и статуи греческого и римского искусства, случайно обнаруженные при строительстве новых зданий. Однако они не просто копируют их: они усваивают наиболее важные элементы, чтобы повторно предлагать их в оригинальных и новых работах. Первые коллекции греческих и римских произведений были сформированы при дворе лордов, утвердившихся политически в этот период, как, например, при флорентийском дворе Лоренцо Великолепного. Человек есть мера и центр реальности Линейная перспектива : основанный на математике метод, служащий для представления глубины пространства и объема фигур на двухмерной поверхности. Правила перспективы были впервые описаны флорентийским архитектором Филиппо Брунеллески (1377–1446) и более точно определены генуэзским архитектором Леоном Баттистой Альберти (1404–1472). Человек, как способный мыслить и чувствовать, находится в центре интересов интеллектуалов и художников. Благодаря своим способностям человек может познавать свое окружение с помощью разума и открытия научных и математических правил . Возрождается также глубокий интерес к арабским философам и математикам, труды которых были спасены от попечения средневековых писцов в монастырских скрипториях. Как и в классической культуре, человек считается «мерой всех вещей» , эталоном всего во вселенной. Для представления реальности, в которой живет человек, придумана линейная перспектива — метод, позволяющий воспроизвести пространство на плоской поверхности с помощью математических правил. Симметрия и пропорция в архитектуре. в человеческом масштабе : в эпоху Возрождения человеческое тело стало единицей измерения, на основании которой рассчитывались пропорции зданий. модуль : элементарная единица, с помощью которой сложная структура измеряется или приобретает форму. В архитектуре эпохи Возрождения это ящик, содержащий одну или несколько геометрических фигур, которые повторяются несколько раз, чтобы придание сбалансированных пропорций зданию. Памятники и древние руины, все еще сохранившиеся в Риме, являются источником вдохновения для архитекторов эпохи Возрождения: от них они перенимают концепции симметрии и пропорции форм, декоративных элементов и использования архитектурных ордеров, которые они применяют при перепроектировании здания. новые здания со строгой гармонией. Архитекторы эпохи Возрождения стараются создать правильную пропорцию, позволяющую гармонизировать здание и спроектировать его в человеческом масштабе . Для достижения своей цели они опираются на геометрические правила и использование формы . Природа как модель Правильный термин в этот период истории искусства для описания тенденции художников изображать человека и его мир более точно — это натурализм . Реализм, по сути, является художественным направлением, которое принадлежит девятнадцатому веку, поэтому мы избегаем использования этого термина, чтобы избежать путаницы. l'artista rinascimentale Леонардо - рисунок Витрувианского человека Художники и скульпторы изучают анатомию человеческого тела, чтобы лучше передать жесты и движения, формы и пропорции, а также лучше передать чувства. Природа становится образцом для подражания : постепенно отказываются от использования золотого фона в картинах; пейзажи и пространство представлены более реалистично. Человек представлен включенным в свою среду, как природную, так и городскую. Il concetto stesso di artista cambia nel Rinascimento. Per tutto il Medioevo l'artista era considerato come un decoratore dotato di capacità tecniche, ma privo di capacità intellettuali. Nel Rinascimento, invece, l'artista viene riconosciuto sia come esperto nelle discipline tecniche, ma anche come un intellettuale . Le opere diventano dei testi visivi complessi che esprimono in tutto e per tutto il clima culturale del tempo di cui l'artista si fa interprete originale e che nascondono messaggi che solo persone altrettanto colte possono comprendere pienamente. Non mancano i casi di artisti che ci lasciano anche testi poetici e letterari, come Michelangelo Buonarroti, o studi scientifici, come Leonardo da Vinci. Lo Spedale degli Innocenti di Firenze LETTURA DELL'OPERA Il Tondo Doni UFFIZI - Il Tondo Doni Michelangelo Buonarroti, dipinse il Tondo Doni tra il 1505 e il 1506. L'opera, che ritrae la Sacra famiglia, gli venne commissionata dal mercante fiorentino Agnolo Doni, in occasione della nascita della figlia primogenita. Questo è l'unico dipinto su tavola sicuramente attribuito a Michelangelo. L'opera, conservata presso la Galleria degli Uffizi di Firenze , ha una forma circolare , diffusa fin dal primo Rinascimento (1400) per opere di devozione privata [cioè opere di soggetto sacro realizzate per essere poste in una casa privata e non in un luogo di culto]. Il formato circolare , utilizzato fin dall'epoca romana per racchiudere ritratti di personaggi illustri, viene utilizzato nel Rinascimento anche per soggetti diversi. come per esempio le decorazioni, con figure di bambini in fasce, realizzate da Andrea della Robbia nella seconda metà del Quattrocento per la facciata dello Spedale degli Innocenti . Suggestivo, è il riferimento alle cosiddette 'tavole da parto ': si tratta di vassoi circolari, dipinti su entrambe i lati, che venivano generalmente donati alle donne di famiglie dell'alta società in occasione del matrimonio o del parto. Questo oggetto, utilizzato per nutrire la puerpera [la donna che aveva da poco partorito] nel corso dei quaranta giorni che seguivano la nascita, durante i quali la donna doveva tradizionalmente riposare a letto per riprendersi dalle fatiche del parto, era spesso dipinto da importanti artisti del tempo e, poteva essere appeso alla parete come un quadro. La tavola da parto (o 'desco da parto') poteva essere decorata con scene legate alla nascita, in chiave religiosa o profana, oppure con figure allegoriche o riferimenti a soggetti letterari. Sul retro della tavola di legno, venivano raffigurati i simboli araldici della famiglia di appartenenza o scene familiari. Due esempi che ci sono arrivati, sono il Desco da parto di Masaccio , con la Natività di Gesù (1423) e Il Desco da parto del Pontormo (1526) con la Natività di Giovanni Battista. Michelangelo aveva già rappresentato il tema della Natività in due opere scultoree ad altorilievo nel cosiddetto Tondo Pitti , con la Madonna con bambino e San Giovannino (1503 ca.) e nel Tondo Taddei , sullo stesso soggetto (1504-1505 ca.). Prima di addentrarci nell'analisi particolareggiata dell'opera, come sempre, dedichiamo qualche momento ad uno sguardo generale. Il Tondo Doni ci è giunto completo di cornice scolpita che, come si legge nella scheda dell'opera presente sul sito della galleria degli Uffizi, sembra fosse stata disegnata dallo stesso Michelangelo (rimando alla suddetta scheda per una descrizione più precisa). Il dipinto è stato realizzato con la tecnica della tempera grassa che testimonia l'evoluzione rinascimentale della tecnica pittorica, grazie all'innovazione di Jan Van Eyck che, nei Paesi Bassi, inventa la pittura ad olio. La diffusione nel resto d'Europa è immediata, anche se attraverso un percorso graduale che vede un'aggiunta di olio di lino al classico impasto della tempera all'uovo tradizionale - la tempera grassa, appunto. Ricordo che in Italia fu Antonello da Messina l'artista che introdusse questa tecnica innovativa, insieme ad altri elementi derivati dall'osservazione delle opere di Van Eyck, quali il fondo scuro e una rappresentazione dettagliata della realtà. Questa tecnica permette di ottenere colori decisamente più brillanti e consente agli artisti di lavorare sulle loro opere per un tempo maggiore. Il dipinto presenta una scena ambientata all'aperto. L'opera è dominata dal gruppo di figure in primo piano che occupa la maggior parte dello spazio della tavola (specialmente in altezza) e che, a causa della distribuzione dei colori, si staglia sui piani sottostanti, caratterizzati da colori più tenui e sostanzialmente monocromi. Il dipinto appare distinto in zone ben definite , quali lo sfondo, una fascia orizzontale intermedia, un muretto di separazione, ed infine, il gruppo in primo piano costruito all'interno di una piramide, che è costruzione tipica del Rinascimento. Specialmente nel gruppo di figure in primo piano si può notare un grande dinamismo e una costruzione molto plastica dei corpi che ci ricorda come Michelangelo fosse scultore prima che pittore. L'opera è profondamente rinascimentale e ci permette di illustrare i principali temi alla base del Rinascimento. Cominciamo ad esaminare il dipinto partendo dallo sfondo e venendo progressivamente in avanti fino a raggiungere il primo piano. Quando individuiamo un aspetto particolare relativo al Rinascimento, spieghiamo di cosa si tratta. È importante non lasciare nulla di sottinteso. sfondo : lo sfondo, visibile ai lati delle figure poste in primo piano, è occupato da un cielo terso , dipinto con un azzurro leggero. Non sono presenti nuvole e possiamo osservare che il cielo è più chiaro e luminoso in basso e man mano più intenso salendo verso l'alto . Oltre al cielo, nella parte più bassa si vedono delle montagne dipinte con lo stesso colore del cielo , ma un po' più intenso. Possiamo individuare delle montagne più lontane e una catena di montagne più vicine , caratterizzate da una sfumatura leggermente più intensa rispetto a quella della catena di montagne più lontane. Specialmente a destra, possiamo osservare che le montagne sono illuminate dalla luce che proviene da sinistra . In questo modo, il pittore dà tridimensionalità alle rocce . Scendendo, la tonalità grigio-azzurra comincia a mescolarsi con un verde e possiamo individuare a sinistra una distesa molto leggera che potrebbe descrivere dell'acqua (fiume o lago), mentre a destra il verde più intenso potrebbe descrivere un prato. Anche in questo caso, sono presenti delle zone più o meno luminose, dovute alla posizione del sole scelta dall'artista. Lo sfondo appena descritto è ottenuto applicando la prospettiva aerea, una delle grandi invenzioni del Rinascimento, descritta da Leonardo da Vinci. Leonardo, uomo rinascimentale per eccellenza, osserva la natura intorno a sé e cerca di comprenderne i meccanismi con uno sguardo razionale (oggi diremmo scientifico). Leonardo osserva che gli oggetti più sono lontani dall'occhio dell'osservatore, meno sono definiti : Leonardo comprende che questo fenomeno ottico è dovuto agli strati d'aria che sono posti tra l'occhio dell'osservatore e l'oggetto lontano. Pur essendo trasparente, l'aria contiene del pulviscolo in sospensione che riflette e irradia la luce del sole. Questa luminosità diffusa causa un cambiamento nella percezione di ciò che è lontano, non solo rendendolo meno definito, ma anche modificando il colore che si avvicina a quello del cielo. Da Leonardo in poi, tutti gli artisti rinascimentali utilizzano questo principio, insieme a quello della prospettiva geometrica , attraverso la quale si rende la profondità dello spazio. In questo dipinto, Michelangelo usa la prospettiva geometrica su tutti gli elementi presenti nel quadro, stabilendo che le dimensioni degli elementi vanno via via ingrandendosi, da quelli più lontani, come le montagne presenti sullo sfondo, fino ai personaggi posti in primo piano. Ricordiamo quindi che la prospettiva aerea riguarda la qualità del colore e la precisione con cui vengono delineati gli elementi, mentre la prospettiva geometrica riguarda essenzialmente le dimensioni degli elementi e la loro posizione nello spazio . Possiamo azzardare un'interpretazione del motivo per il quale MIchelangelo scelga di realizzare uno sfondo come questo per il Tondo Doni. Lo sfondo così descritto immerge la scena rappresentata nel quadro in un'atmosfera serena e colma di speranza. piano con figure nude : procedendo in avanti, incontriamo un piano che si sviluppa in orizzontale con una serie di figure maschili nude. Due figure sono collocate a sinistra mentre tre si trovano sul lato destro. Queste figure sono sedute o appoggiate ad una sorta di muretto che ha uno sviluppo in profondità, verso un punto di fuga che è nascosto dietro alle figure principali del primo piano. I personaggi, con capelli talvolta lunghi e raccolti, hanno degli atteggiamenti dinamici che ci permettono di immaginare che stiano conversando tra loro. I tratti sono regolari, ma non realistici; i corpi, ben delineati con l'utilizzo del chiaroscuro, rivelano dei giovani uomini dai corpi ben sviluppati. In tutta questa sezione i colori sono tutti nelle tonalità di un marrone chiaro. Alcuni mantelli, in varie posizioni, aggiungono delle tonalità un po' più intense. Questa scena si riferisce al contesto dell'antica Grecia e in particolare al periodo classico, nel corso del quale erano diffuse delle scuole di filosofia in cui gli allievi imparavano ad interrogarsi sui grandi temi della conoscenza umana proprio attraverso conversazioni che si tenevano generalmente all'aperto. Il modo in cui sono delineate le figure fa riferimento all'arte greca del periodo classico e ai conceeti fondamentali che lo caratterizzano: le proporzioni dei corpi tengono conto del canone di Policleto , una regola che permette di costruire figure sempre proporzionate prendendo come unità di proporzione la testa e prescrivendo che l'altezza totale della figura debba essere in totale 8 teste. La gestualità dei personaggi vuole dare movimento e naturalezza. Osservando i visi dei personaggi, ci rendiamo conto che non si tratta di visi realistici, ma costruiti basandosi sul concetto di bellezza ideale , un concetto che Il Rinascimento a Brescia Nel 1426 Brescia entra a far parte del territorio della Repubblica Veneta, alla quale rimane legata fino al 1797. Episodio che turba i quattro secoli di stabilità della sudditanza a Venezia è il terribile assedio delle truppe viscontee comandate da Niccolò Piccinino [1] che dura dal 1438 fino al 1440. Anche il breve intervallo di dominazione francese (1509-16) segnò un momento tragico della storia bresciana con uno dei più feroci saccheggi che si ricordi. Brixia fidelis scrivono i Veneti dal XVI secolo accanto allo stemma della città che, riconquistata nel 1516, viene fortificata: il Castello è circondato da una seconda cerchia di mura, viene eseguita la "spianata", cioè la distruzione, per ragioni militari, di ogni edificio esterno alle mura cittadine per un miglio; viene scavata una trincea per separare il Castello dai Ronchi ed è terminata nel 1610 la ricostruzione della cinta muraria esterna rinforzata dai moderni baluardi di Canton Mombello e della Posterla. Nei primi due secoli della dominazione veneta Brescia si trasforma da città medioevale in città che, pur al confine dei possedimenti, del potere della Serenissima è espressione di decoro e magnificenza. Vengono redistribuiti gli spazi urbani (con l’apertura, soprattutto, delle piazze della Loggia e del Mercato ), si creano nuove vie (viene coperto il torrente Garza) lungo le quali si allineano ordinatamente le case con facciate affrescate; un grande ospedale unifica i numerosi ospizi e, nell’attuale zona di piazza della Vittoria, viene organizzato un complesso sistema di spazi commerciali. All’inizio del XVI secolo Brescia conta circa 40.000 abitanti e, dopo l’interruzione dell’occupazione francese, riprende il fervore costruttivo, reso possibile anche dalle nuove aree edificabili disponibili dopo l’abbattimento della Cittadella viscontea, sbarramento che ostacolava i traffici urbani, sempre più intensi. Vengono redistribuiti gli spazi urbani (con l’apertura, soprattutto, delle piazze della Loggia e del Mercato ), si creano nuove vie (viene coperto il torrente Garza) lungo le quali si allineano ordinatamente le case con facciate affrescate; un grande ospedale unifica i numerosi ospizi e, nell’attuale zona di piazza della Vittoria, viene organizzato un complesso sistema di spazi commerciali. All’inizio del XVI secolo Brescia conta circa 40.000 abitanti e, dopo l’interruzione dell’occupazione francese, riprende il fervore costruttivo, reso possibile anche dalle nuove Il lungo periodo di pace porta ad un notevole sviluppo economico (con la produzione e lavorazione della lana, della seta e delle armi, immesse poi nelle vie commerciali che Venezia aveva aperto da tempo), ed a una buona fioritura delle scienze, delle lettere, dell'architettura, della scultura e, soprattutto, della pittura. Il lungo periodo di pace porta ad un notevole sviluppo economico (con la produzione e lavorazione della lana, della seta e delle armi, immesse poi nelle vie commerciali che Venezia aveva aperto da tempo), ed a una buona fioritura delle scienze, delle lettere, dell'architettura, della scultura e, soprattutto, della pittura. [1] Nel 1437 ripresero le ostilità tra Venezia e Milano e Brescia si ritrovò coinvolta nel conflitto. L'esercito della Repubblica, incalzato da quello visconteo (agli ordini del Piccinino), trovò una via di fuga in Valle Sabbia e lasciò la nostra città completamente sguarnita di fronte al nemico. Nel 1438 incominciò l'assedio e la cittadinanza intera si mobilitò per difendere i confini cittadini. Uomini e donne bresciani opposero strenua resistenza e riuscirono così a respingere gli assalti degli uomini di Piccinino. Vinto dal loro coraggio quest'ultimo decise di affamare la città bloccandole ogni via d'accesso. Brescia si trovò in ginocchio e Pietro Avogadro venne inviato a Venezia per chiedere aiuti. Il 14 giugno del 1440 Francesco Sforza, a capo delle milizie della Repubblica, riuscì a sconfiggere - presso Soncino - il nemico. Venezia diede l'appellativo di Brixia Fidelis alla città. Dopo la pace di Lodi (1454) Brescia conobbe un periodo di serenità e di espansione economica, che perdurò per tutta la seconda metà del XV secolo. Il mondo dell'arte e dell'architettura ebbero a beneficiare di questa situazione, fu infatti in questo periodo che vennero eseguite diverse opere importanti: la Loggia, la Torre dell'Orologio, il Monte Vecchio di Pietà, la chiesa dei Miracoli, l'ospedale e molti altri palazzi, chiese e conventi. Vissero in questo periodo Vincenzo Foppa (1427 - 1515), il più illustre esponente della pittura lombarda, e Antonio Zurlengo, famoso architetto. Tra il 1478 e il 1479 Brescia fu colpita dalla peste, si calcola che i morti furono all'incirca trentamila. L'esercito veneto (cui erano aggregati 7.000 bresciani) venne sconfitto da quello della lega di Cambrai - ideata da Papa Giulio II e di cui faceva parte Luigi XII - nella battaglia della Ghiara d'Adda (1509). Brescia si spaccò in due: chi per Venezia, chi per i francesi. Alla fine, prevalsero questi ultimi e a Luigi XII vennero consegnate le chiavi della città. Il popolo, come pure la borghesia e parte dei nobili, non gradì l'arroganza dei francesi e così il malcontento iniziò a dilagare. Nel 1512 Luigi Avogadro organizzò una ribellione per reintegrare Brescia a Venezia. La rivolta venne sedata e molti Bresciani vennero barbaramente uccisi dai soldati Francesi capeggiati da Gastone di Foix (sacco di Brescia). Intanto nel 1510 Papa Giulio II sciolse la lega dei Cambrai e nel 1511 costituì una nuova alleanza con Venezia e Spagna (Lega Santa) contro l'alleato di un tempo: il re di Francia. Brescia era sotto il controllo dei Francesi (1512) quando l'esercito veneto cercò di assediarla, ma gli oppressori trovarono un accordo con gli spagnoli i quali si impossessarono della città. Venezia, considerando Brescia molto importante, si alleò con i Francesi nella speranza di riconquistare la città. Nel 1515 iniziò l'assedio e il conseguente bombardamento franco - veneto, gli spagnoli resistendo tenacemente. Fu solo l'anno seguente (26 maggio 1516) che vide gli Spagnoli finalmente arresi e Brescia nuovamente veneta, giorno di grandissimo gaudio per tutta la cittadinanza. Essa fu avviata dal caposcuola della pittura lombarda del Quattrocento, Vincenzo Foppa (1427 circa 1515) ed il suo insegnamento fu accolto da tre maestri del Cinquecento bresciano: Romanino (1485-1566), Moretto (1498 – 1554) e Savoldo (1480 - 1540) non esenti dagli influssi esercitati da grandi pittori dell’area veneta, primo fra tutti Tiziano che dipinge per il nobile bresciano Altobello Averoldi uno dei suoi capolavori giovanili, il polittico Averoldi (1522), per la chiesa dei SS. Nazaro e Celso (dove a tutt’oggi è conservato). La città aveva subito importanti trasformazioni, che non solo servivano a renderla una città più sicura, ma avevano lo scopo di dichiarare più marcatamente il lusso, l’importanza e il fasto del potere dominante, la Serenissima Repubblica di Venezia. Gli artisti locali si adeguano al nuovo gusto che proviene dalla Laguna e le grandi famiglie aristocratiche fanno a gara per rendere le proprie abitazioni sempre più lussuose e moderne, arricchendole di immagini sia all’esterno che all’interno. Il Rinascimento bresciano è una delle declinazioni principali dell'arte rinascimentale in Italia. L'importanza della città sulla scena artistica si espanse solo a partire dal Cinquecento, quando artisti forestieri e locali diedero origine a un'originale sintesi dei modi lombardi e veneziani , grazie anche alla particolare posizione geografiche della città: territorio conteso tra Milano (e i suoi dominatori) e Venezia . I maestri bresciani furono all'origine di una "terza via" del Rinascimento maturo, dopo quella romano-fiorentina e quella veneziana . Gli albori I primissimi, vaghi accenni a un nuovo gusto decorativo e compositivo che sorpassasse il gotico internazionale si ebbero, in campo pittorico, in alcune opere "calate dall'alto" nella Brescia medievale quattrocentesca, in primis il Polittico di Sant'Orsola di Antonio Vivarini per la chiesa di San Pietro in Oliveto . L'opera ebbe influenze notevoli sull'arte locale, riscontrabili ad esempio nell'evoluzione dell'arte di Paolo da Caylina il Vecchio . Altra opera proto-rinascimentale prepotentemente "calata dall'alto" nella Brescia quattrocentesca fu l'Annunciazione di Jacopo Bellini eseguita per la chiesa di Sant'Alessandro , fedele al linguaggio del gotico internazionale , ma con relative novità nella concezione spaziale e nell'atteggiamento delle figure. Altri movimenti in questo senso sono rilevabili in opere sporadiche prodotte dalla cultura locale nella seconda metà del secolo, quali la grande tavola del San Giorgio e la principessa dove gli aristocratici stilemi gotici importati a Brescia da Gentile da Fabriano nella cappella di San Giorgio al Broletto , perduta, evolvono verso nuovi dosaggi spaziali e luministici, propriamente rinascimentali. I maestri del pieno Rinascimento Il disastroso sacco di Brescia del 1512 mise in ginocchio la città. La Serenissima intervenne ancor più drasticamente, operando la cosiddetta "spianata", cioè la distruzione di qualsiasi edificio entro un chilometro e mezzo dalla cinta muraria, onde eliminare qualsiasi riparo o nascondiglio per gli aggressori. I beni immobili perduti furono innumerevoli e diversi cenobi, distrutta l'originaria sede, si videro costretti a riparare in città, edificando entro la cinta nuove chiese e monasteri. Al generale danno economico, sovrapposto alle già onerose ricostruzioni da operarsi dopo il sacco, la Repubblica di Venezia rispose offrendo riduzioni e talvolta esenzioni da tasse, in modo da poter restaurare e ricostruire le chiese, i conventi e i monasteri saccheggiati o del tutto distrutti con la spianata. In quel periodo nacque così una vivace committenza artistica, che favorì l'emergenza di personalità locali. Dal 1520 circa (la spianata fu operata tra il 1516 e il 1517) si ha quindi l'affermazione di un gruppo di pittori quasi coetanei che, fondendo le radici culturali lombarde e veneziane, svilupparono risultati di grande originalità nel panorama artistico della penisola: il Romanino , il Moretto e il Savoldo . In provvidenziale coincidenza si ha, nel 1522, l'arrivo a Brescia del Polittico Averoldi di Tiziano per il presbiterio della collegiata dei Santi Nazaro e Celso , che conoscerà una larghissima, immediata fortuna tra gli esponenti artistici locali e costituirà un basilare punto di riferimento nell'esecuzione di un'intera serie di nuove opere d'arte. Alessandro Bonvicino, detto il Moretto La cena in Emmaus Google Arts & Culture Lombardia Beni Culturali - La cena in Emmaus (Moretto) Catalogo Generale dei Beni Culturali - La cena in Emmaus (Moretto) Wikipedia - La cena in Emmaus (Moretto) Cena in Emmaus – La scelta del thriller nel quadro di Moretto, regista del Cinquecento lAlessandro Bonvicino detto il moretto, La cena in Emmaus. Disegno a inchiostro conservato presso lo Statens Museum for Kunst di Copenhagen, ID 1273355 Appunti analisi del quadro: Osservazione dell’opera: formato del quadro tecnica indicazioni sullo stile artistico del quadro e di Moretto (Rinascimento - di cui dovresti saper indicare gli elementi fondamentali). L’opera è uno dei pochi dipinti di artisti bresciani acquistati da Paolo Tosio, che ha costruito la propria collezione in epoca Neoclassica e che sceglie questo artista perché nel suo stile gli aspetti classici sono più accentuati (eleganza delle figure, espressioni un po’ distaccate dei personaggi). descrizione partendo dallo sfondo (architettura classica - collegamento con le scelte stilistiche del Rinascimento, sfondo scuro che permette a Moretto di utilizzare delle luci teatrali che evidenziano i soggetti) i committenti rappresentati ai lati: La loro identità non è nota; è stata avanzata l’ipotesi che il quadro sia stato commissionato a Moretto dal nobile bresciano Jacopo de Cucchis , consigliere speciale dell’amministrazione dell’Ospedale tra il 1526 e il 1527 e che i due ritratti raffigurino il suo amato nipote Giovanni Battista e la figlia di quest’ultimo, Stratonica. osservazione delle due figure laterali: i due personaggi sono rappresentati in abiti eleganti e rinascimentali. I due personaggi interpretano un ruolo nel quadro: l’uomo interpreta il ruolo dell’oste, mentre la ragazza interpreta quello di una cameriera che porta in tavola un pollo lesso su un vassoio di metallo. L’abito è molto elegante, di colore rosso (colore che all’epoca era riservato solo ai nobili); al collo ha una collana di coralli e sulla testa indossa una ‘capigliara ’. Qui Moretto usa una modalità comune nelle opere del Rinascimento: nelle opere di argomento sacro, commissionate, vengono inseriti i ritratti dei committenti, ma questi si distinguono dai personaggi sacri per l’abbigliamento moderno, rispetto ai soggetti sacri che sono vestiti all’antica. I committenti sono sempre in posizione defilata, ai lati della scena principale. Non impersonano mai personaggi sacri, ma eventualmente figure di contorno, personaggi umili, come nel caso di Stratonica. tavolo al centro con stoviglie (bicchieri di vetro delineati con sottili linee bianche). Attorno al tavolo sono sedute tre figure: sono a piedi nudi e sono vestite con delle tuniche all’antica. La figura al centro è descritta in modo non esplicito: il Moretto ci mette nella stessa condizione dei discepoli che non riconoscono Gesù quando lo incontrano sulla strada, ma che lo riconoscono solo quando spezza il pane. Gesù è vestito come un pellegrino: indossa un mantello su cui è ben visibile una conchiglia (la conchiglia era segno dei pellegrini che avevano raggiunto il santuario di Compostela e che veniva utilizzata per bere alle fonti); sul capo porta un cappello a larghe tese su cui sono distinguibili alcuni elementi simbolici che fanno riferimento al martirio di Gesù, come i chiodi, i dadi, la spada, i denari. Una leggera illuminazione dietro al cappello aiuta l’osservatore a capire che il personaggio non è un semplice essere umano, ma che è dotato di una luce spirituale che il travestimento non riesce a nascondere completamente. La scena è illuminata da destra verso sinistra La composizione è piramidale gli sguardi dei personaggi sono rivolti verso il centro del quadro; solo Gesù guarda fuori dal quadro, per entrare in contatto con l’osservatore e fargli comprendere come il messaggio del quadro sia rivolto a lui.

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