La tecnica del quilling
Partiamo dal significato del vocabolo inglese che identifica questa tecnica particolare. Il termine quill identifica le penne più lunghe degli uccelli che in passato venivano usate per ricavare le penne per scrivere, e in particolare la parte centrale che corrisponde ad una cannuccia cava. Per estensione il temine indica anche gli aculei, per esempio dell'istrice o del porcospino.
Partendo da questo contesto, è nato il verbo regolare to quill che significa avvolgere strettamente un materiale (in genere un filato) intorno ad un elemento centrale ed eccoci arrivati a quilling, detto anche 'filigrana di carta', tecnica decorativa basata sull'avvolgimento di striscioline di carta su un bastoncino.
Si tratta di una tecnica molto versatile, cioè adattabile e flessibile, con la quale si possono realizzare bellissimi lavori.
La tecnica è molto antica e in origine era legata all'oreficeria: la si fa risalire addirittura agli antichi egizi che, arrotolando fili d'oro e d'argento, la usavano per creare bellissimi gioielli.
Ecco qui un esempio. Si tratta di un braccialetto proveniente dalla tomba di una regina dell'Alto Egitto vissuta nel I secolo d. C., scoperto da un cacciatore di tesori italiano nel 1834 (Giuseppe Ferlini).
Quest'arte continuò ad essere praticata dalle diverse civiltà per molti secoli. Nel Medio Evo questa tecnica era utilizzata dai monaci per impreziosire le copertine dei libri sacri. Il termine quilling è proprio legato a questa esperienza particolare perché i monaci utilizzavano proprio le penne d'oca con cui scrivevano anche per arrotolare i fili metallici per creare le decorazioni.
Bracciale in filigrana d'oro e pietre preziose, ritrovato a Meroe, città del Regno di Kush (Alto Egitto) attualmente corrispondente al Sudan. Il bracciale fa parte di un ricco tesoro ritrovato nella tomba della regina Amanishakheto e oggi conservato allo Staatliches Museum Ägyptischer Kunst di Monaco (Germania)
licenza creative commons: Di Einsamer Schütze - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=13686594
Dopo il Medio Evo, a causa della rarità e del costo crescente dei materiali, l'oro e l'argento vennero sostituiti con la carta
Quest'arte decorativa, mai completamente dimenticata, tornò di moda nel Seicento e successivamente in epoca vittoriana, quando divenne un passatempo ricreativo delle signore dell'alta borghesia.
Vangelo di Lindau (VIII secolo)
immagine concessa con licenza creative commons da The Morgan Library and Museum, New York
Il primo link rimanda ad una associazione mondiale che si occupa di questa tecnica decorativa (Quilling Guild). Il secondo link permette di accedere ad una pubblicazione della Quilling Guild con la documentazione di antichi manufatti realizzati con questa tecnica. Il testo è in inglese, ma è ricco di immagini che ti possono essere utili se vuoi approfondire questo argomento