Arte Bizantina
Lo stile bizantino caratterizza l'arte e l'architettura che si sviluppano nell'Impero Romano d'Oriente che, a partire dal 395 ha il proprio fulcro nella città di Costantinopoli - l'antica città greca Bisanzio, ribattezzata dall'imperatore Costantino I, nota, ai giorni nostri col nome di Istanbul, una delle maggiori città dell'attuale Turchia).
Tale stile è il risultato della contaminazione dell'arte e dell'architettura romane e greche, con influenze dal Vicino Oriente.
Cattedrale di Santa Sofia (Istanbul, Turchia)
L'edificio nel quale vediamo applicati per la prima volta i criteri dello stile bizantino è la Basilica di Santa Sofia. Dedicato alla sapienza di Dio, dal 537 al 1453 l'edificio fu cattedrale cristiana bizantina (sede del Patriarcato di Costantinopoli, a eccezione di un breve periodo tra il 1204 e il 1261 quando fu convertito dai crociati sotto l'Impero latino di Costantinopoli a cattedrale cattolica di rito romano).
Divenne moschea ottomana il 29 maggio 1453 e tale rimase fino al 1931, quando fu sconsacrata.
Il 1º febbraio 1935 divenne un museo. Il 10 luglio 2020, con un decreto presidenziale, è stata nuovamente aperta al culto islamico
Principali caratteristiche
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pulvino: tronco di piramide rovesciata a base quadrata che viene sovrapposto al capitello; questo elemento permette di alzare l'arco e far entrare più luce negli edifici
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abbondanza di decorazioni molto raffinate derivate da intrecci di fiori e tralci (es: capitelli bizantini nella Basilica di San Salvatore a Brescia)
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proporzioni allungate delle figure umane (proporzione 1:9 invece che 1:8, del canone di Policleto utilizzato nel periodo classico dell'arte greca). Questo stratagemma sottolinea l'eleganza dei personaggi
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figure stilizzate, per lo più rappresentate frontalmente e differenziate attraverso gli abiti
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mancanza di realismo
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assenza quasi totale della prospettiva (si usa la sovrapposizione degli elementi per rendere la profondità dello spazio
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la pittura viene sostituita dal mosaico
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uso abbondante dell'oro specialmente negli sfondi (non viene rappresentato il mondo reale, ma tutto è immerso in una luce spirituale
Di Arild Vågen - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=24932378
Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=387531
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Ravenna
L’arte paleocristiana assume aspetti particolari a Ravenna, che dal 402 viene preferita a Roma come capitale dell’Impero d’Occidente perché giudicata più sicura da attacchi e invasioni.
Grazie agli stretti contatti fra imperatori d’Oriente e d’Occidente, si diffonde lo stile bizantino che si era sviluppato a Costantinopoli (l’antica Bisanzio, oggi Istanbul), capitale dell’Impero d’Oriente.
Vengono quindi preferiti i mosaici (tipici dall’arte bizantina) alla pittura e gli edifici presentano un contrasto fortissimo fra l’esterno molto spoglio, e l’interno, scintillante d’oro: per il cristiano non ha importanza la bellezza esteriore ma quella interiore.
Gli edifici bizantini più importanti di Ravenna
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Mausoleo di Galla Placidia (dopo il 426 d. C.)
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Sant'Apollinare in Classe (consacrata nel 549 d. C.)
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Sant'Apollinare Nuovo (Teodorico fa iniziare la costruzione nel 505 d. C.)
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Basilica di San Vitale (532 -547 d.C.)
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Mausoleo di Teodorico (fatto costruire probabilmente prima del 526, anno della morte di Teodorico)
Il mausoleo di Galla Placidia
Il mausoleo è una tomba monumentale.
Il piccolo edificio è rivestito da mattoni che formano solo un semplice disegno sui lati; la pianta è a croce greca (cioè con i quattro bracci uguali) con una cupola, all’incrocio dei bracci, nascosta dal tiburio, cioè quella specie di cubo in mattoni che sembra sostenerla.
All’interno, nella cupola, è raffigurata, su un cielo blu cobalto, una croce d’oro circondata da stelle, sempre d’oro, che diminuiscono di misura salendo verso l’alto. L’impressione è di uno scintillio che aumenta fino a concentrarsi nella croce, simbolo della luce di Dio e della salvezza.
Di currybet - Flickr, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=626801
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