Romanticismo
rifiuto dell'accademismo e maggiore libertà espressiva degli artisti nella tecnica, ma anche nella scelta dei loro soggetti
Inserisco il link ad una videolezione sul Romanticismo che avevo preparato lo scorso anno e che mi sembra ben fatta.
Purtroppo la presentazione che avevo creato sull'argomento è andata persa.
Spero possa esservi utile
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Il Romanticismo è storicamente caratterizzato dalla caduta di Napoleone (battaglia di Waterloo) e dalla successiva Restaurazione, con conseguenti moti nazionali per la conquista dell’indipendenza.
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Nasce in un clima di crisi sociale e politica che produce un senso di incertezza.
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Ci si rende conto che la Ragione non basta a contenere tutta la realtà molteplice e sfaccettata dell'uomo.
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Assistiamo ad un cambiamento di gusto e di prospettiva in cui la visione razionalista del Settecento viene a cadere lasciando sempre più spazio all’inconscio e ai lati meno limpidi della natura umana e che troverà lo sfondo ideale nella riscoperta del periodo gotico, nel quale verranno ambientati romanzi caratterizzati da atmosfere cupe.
Caratteristiche principali
uno stile non solo artistico, ma anche letterario, musicale e culturale
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caduta di Napoleone
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Restaurazione
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emozioni forti e inconscio al posto della Ragione
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riscoperta dello spirito religioso (la fede in un essere o una forza superiore esterna all'uomo, e dunque incontrollabile)
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rivoluzione industriale
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borghesia e proletariato
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riscoperta del Gotico (in letteratura - romanzo gotico e in architettura - stile Neogotico
TEMI FONDAMENTALI
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NATURA
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AMOR DI PATRIA
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EROISMO
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SUBLIME
Con il termine Romanticismo non si intende solo uno stile artistico, ma anche letterario, musicale e culturale di ampio respiro.
Dal punto di vista sociale, oltre che artistico, l’attenzione si sposta dall’aristocrazia alla borghesia e alla nuova classe sociale del proletariato che nasce dalla rivoluzione industriale.
L'arte non è più esclusiva delle classi nobili, ma è commissionata sempre più dagli esponenti della nuova borghesia.
All'interno del Romanticismo si fanno strada diversi filoni: uno che si concentra più sul paesaggio, andando ad indagare i fenomeni atmosferici, uno che fa prevalere il subconscio e l'inconscio, ispirato alle nuove riflessioni in campo psicologico (Freud e Jung); uno più storico, in cui, attraverso la rappresentazione di momenti della storia passata, si parla del presente, del desiderio delle nazioni di raggiungere l'indipendenza da dominatori esterni, in cui alcuni personaggi diventano simbolo dello sforzo di alcuni per opporsi al dominio e all'ingiustizia e in cui vengono rappresentati anche i movimenti di popolo e uno più realista che predilige temi della vita quotidiana, sia per raccontare il cambiamento della vita nelle città conseguente alla rivoluzione industriale, sia le novità portate dalla tecnologia, sia le condizioni di vita delle nuove classi sociali (il proletariato urbano, in particolare) e che mira a diffondere una certa sensibilità nei confronti delle misere condizioni di vita nei sobborghi delle città, lo sfruttamento del lavoro nelle fabbriche, il lavoro femminile e quello minorile, con la finalità di contribuire al cambiamento della situazione sociale e politica. I confini non sono precisi tra l'uno e l'altro filone e spesso i temi si mescolano in opere dai molteplici aspetti.
Certo è che lo sguardo dei pittori è più realista e gradualmente ci si allontana dall'arte un po' asettica del periodo Neoclassico, che continua ad essere insegnata nelle accademie. Questo fa sì che molti artisti inizino la loro formazione all'interno di queste istituzioni, ma che poi se ne vadano per incompatibilità cercando di aprire strade nuove che rispondano maggiormente al nascente bisogno di libertà. In pittura questo si traduce in pennellate cariche di materia, spesso rapide e cariche di energia, mentre nella scultura si sperimentano forme meno definite, partendo dalla suggestione della tecnica del non-finito di Michelangelo.
In modo schematico, possiamo dire che il Romanticismo si caratterizza per un fiorire di dualismi, contrapposizioni tra aspetti opposti, che trovano espressione in una Natura carica di energia vitale e insieme distruttiva.
Alla base dei vari dualismi sta la concezione di una natura umana complessa fatta di razionalità e insieme di emozioni, talvolta incontrollabili perché legate all’inconscio.
Temi ricorrenti e tipici del Romanticismo sono, oltre alla Natura, l’amor di patria, l’eroismo e il sublime.
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La Natura, diventa protagonista delle opere non come semplice riproduzione della realtà, ma come specchio delle emozioni che l'uomo prova. Tengo a sottolineare che quando si parla di sentimenti e di emozioni nel Romanticismo siamo ben lontani dall'accezione con cui questo termine viene utilizzato comunemente: Romanticismo non è romanticheria e nemmeno sentimentalismo.
La natura non è più semplice sfondo in quadri i cui protagonisti sono uomini importanti, ma diventa essa stessa protagonista.
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L’amor di patria è direttamente legato alle vicende storiche che vedono i popoli muoversi per riconquistare la propria indipendenza politica.
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L’eroismo è legato ad una visione nella quale è il singolo a fare la differenza e ad opporsi personalmente alle forze del male a costo della propria vita.
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Il sublime è l’atteggiamento di attrazione, e insieme di repulsione, che generalmente si associa alla natura per la sua bellezza, la sua vastità e per la sua forza travolgente di fronte alla quale l’uomo sperimenta la propria piccolezza.
Tra gli artisti che hanno preparato la strada al Romanticismo ricordiamo Turner e Friedrich. Nelle opere di quest’ultimo si trovano spesso citazioni all’architettura gotica, in forma di ruderi e che ci riportano alla letteratura gotica del periodo.
In ambito tedesco, il fascino per l’antica cultura germanica produce opere epiche come L’Anello dei Nibelunghi di RichardWagner.
OPERA-MANIFESTO DEL ROMANTICISMO
Théodore Géricault, La zattera della Medusa (Le Radeau de la Méduse), 1818 -19
olio su tela (491x716 cm)
Museo del Louvre di Parigi